Cellule staminali:multipotenti in grado di specializzarsi in tutti i tessuti

  • Le cellule staminali sono usate nella ricerca medica nella speranza di poter un giorno sostituire qualsiasi tessuto od organo malato del corpo, ricreandolo in laboratorio (medicina rigenerativa). Nella ricerca oncologica si usano soprattutto per studiare i geni coinvolti nella proliferazione cellulare incontrollata, che è alla base dei tumori.
  • Al momento l’unica applicazione terapeutica delle cellule staminali entrata nella clinica oncologica è il trapianto di midollo osseo, usato anche per curare alcuni tipi di tumori.Le cellule staminali sono classificate sulla base della capacità di specializzarsi nelle cellule che compongono uno o più tessuti dell’organismo.
    Sono chiamate totipotenti quelle in grado di dare luogo a qualsiasi tessuto dell’organismo; solo le staminali embrionali (cioè prelevate da embrioni nelle prime fasi di sviluppo) hanno questa capacità.
    Sono pluripotenti le cellule in grado di specializzarsi in tutti i tessuti derivati da uno dei tre strati germinali che compongono l’embrione. Per comprendere ciò è necessario sapere che, a partire dalla prima cellula fecondata, le cellule si dividono a formare tre strati (in gergo, tre foglietti embrionali), ognuno dei quali darà origine solo a un certo tipo di tessuto: l’endoderma (cioè il rivestimento degli organi interni), il mesoderma (da cui si formano i muscoli, le ossa, il sangue e il tratto urogenitale) e l’ectoderma (che dà origine all’epidermide e al tessuto nervoso).
    Si definiscono multipotenti le staminali che danno origine solo a un numero limitato di tessuti. È il caso delle staminali del sangue, che possono produrre globuli rossi (che hanno una funzione di trasporto dell’ossigeno) o globuli bianchi (che fanno parte del sistema immunitario), ma non altri tipi di cellule.