Cosa succede a chi beve birra dopo la pizza? Incredibile…

La birra è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione completa del mosto a base di malto d’orzo, che viene, poi, aromatizzata e amaricata con il luppolo. La birra è la bevanda alcolica più diffusa e più antica del mondo. Infatti la sua produzione risale già a tempi molto lontani. Essa è prodotta attraverso la fermentazione alcolica di alcuni ceppi di lieviti.

Per iniziare la produzione della birra, il malto viene prima immerso in acqua calda per un pò di tempo, dove, grazie all’azione degli enzimi presenti nella radichetta, che si forma durante la germinazione, gli amidi presenti vengono trasformati in zuccheri fermentescibili. Questo mosto poi può essere aromatizzato con erbe aromatiche, frutta o più comunemente con il luppolo. In una fase successiva viene impiegato, poi, un lievito che dà inizio alla fermentazione portandola a termine. Si ha, inoltre, la formazione di alcool, unitamente alla produzione di anidride carbonica, che viene in gran parte espulsa sia durante l’imbottigliamento, sia mentre la si versa poi in un bicchiere. Vengono eliminati anche eventuali scarti di produzione.

Altre tipologie di birra invece vengono prodotte sfruttando una fermentazione spontanea. Come per molte birre artigianali.

Si possono consumare pizza e birra insieme?

L’abbinamento pizza e birra ha pareri contrastanti. Non è insolito nel nostro paese vedere persone che accompagnano la pizza con una birra. Ma molti sostengono che si tratti di una combinazione da evitare data la complessità dei due prodotti già consumati singolarmente. Vediamo perché questo abbinamento è sconsigliato.

Il motivo principale per cui l’abbinamento pizza-birra sarebbe sbagliato è che la birra contiene molti lieviti, questi sono presenti anche nella pizza. Si ha, quindi, il rischio che  fermentino nello stomaco contemporaneamente, si tratta inoltre di alimenti molto complessi per cui la digestione risulterebbe più complessa.

Le conseguenze non sono molto piacevoli. Spesso il tempo di lievitazione dell’impasto della pizza, non è garantito dai ristoratori. Per un prodotto qualitativo sarebbero, infatti, necessarie almeno 12 ore di lievitazione, ancora meglio 24-48. Ma molto spesso la lievitazione dura solo poche ore per motivi di tempo, per comodità di preparazione e quindi la lievitazione e la maturazione dell’impasto non avvengono del tutto correttamente.

E’ ormai risaputo che una pizza con una lievitazione breve non si digerisce bene. La lievitazione continua nello stomaco dando una sensazione di pesantezza e gonfiore addominale. Tutto ciò si amplifica nel momento in cui consumiamo in concomitanza alla pizza una birra, anch’essa ricca di lieviti. Sarebbe molto meglio abbinarci un bicchiere di vino, come consigliato da alcuni nutrizionisti. In questo modo si evita anche l’anidride carbonica tipicamente presente nelle bibite gassate.

Oltre questa motivazione, si sconsiglia l’abbinamento di questi due prodotti per una questione di calorie. E’ risaputo che una pizza apporta un quantitativo di calorie abbastanza elevato. Basti pensare ad una semplice pizza margherita, essa apporta circa 700 Kcal. Se a queste vengono aggiunte le calorie di una birra media (circa 200 Kcal) , ci si avvicina alle 1000 calorie. Decisamente troppe calorie!