Lo strabismo:cause e sintomi

Lo strabismo consiste nella deviazione degli assi visivi causata dal cattivo funzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti degli occhi.
Lo strabismo può essere intermittente o costante nel tempo, interessare prevalentemente un solo occhio o essere alternante.
Nei bambini, qualora non venga diagnosticato in tempo utile può concorrere a determinare una significativa riduzione permanente dell’acuità visiva (ambliopia).
Negli adulti, il sintomo spesso rilevatore di un alterato funzionamento della muscolatura deputata a muovere gli occhi in maniera coordinata, è la visione doppia (diplopia).

I sintomi dello strabismo possono essere:

  • Cefalea
  • Stanchezza visiva
  • Bruciore
  • Fotofobia (fastidio alla luce)
  • Talvolta inclinazione del capo
  • Strizzamento degli occhi
  • Visione doppia (diplopia)
  • Sensazione vertiginosa
  • Difficoltà di orientamento

Gli accertamenti utili per la diagnosi di strabismo sono:

  • Visita oculistica
  • Valutazione ortottica e studio della motilità oculare
  • Prove prismatiche per la diplopia (comprese, se necessarie, nella visita ortottica).                                                   Lo strabismo si verifica nel 3% circa dei bambini. Senza trattamento, il 50% circa dei bambini strabici sviluppa una perdita visiva causata da ambliopia.Le complicazioni della chirurgia dello strabismo sono rare. In alcune persone può aversi una diplopia (visione doppia) in modo passeggero. Spesso questo disturbo scompare spontaneamente, ma talvolta può richiedere un trattamento complementare, 
anche chirurgico.
    La rottura di un muscolo anormale o la perforazione della parete dell’occhio molto sottile sono le complicazioni eccezionali e imprevedibili legate alle condizioni anatomiche anormali che possono rendere necessario un trattamento chirurgico complementare.
    La perdita funzionale dell’occhio è rarissima a causa di infezioni o infiammazioni, emorragie o occlusioni vascolari.
    A titolo eccezionale e in modo imprevedibile, e soltanto nei pazienti geneticamente predisposti, un’anestesia generale può indurre un’iperemia maligna, che necessita una rianimazione e un trattamento specifico