Il sonnambulismo è un disturbo del sonno di natura benigna e a risoluzione generalmente spontanea, che si presenta tipicamente durante la prima parte della notte, ovvero, entro le prime 2 ore dall’ addormentamento. Chi ne soffre compie dei movimenti o dei comportamenti, a volte anche complessi, senza averne coscienza: nonostante l’attività motoria del sonnambulo, questo in realtà sta continuando a dormire.
A volte, durante gli episodi di sonnambulismo, il soggetto semplicemente si siede sul letto con gli occhi aperti, in altri casi più complessi si alza, cammina, compie comportamenti automatici come lavarsi o vestirsi, accende la tv, ecc. tutto ciò senza che al mattino si ricordi nulla di quanto accaduto. Al termine di ogni episodio, di solito, il soggetto torna spontaneamente a letto a dormire. Gli episodi di sonnambulismo durano generalmente dai 5 ai 20 minuti, raramente si prolungano oltre questo tempo.
I sonnambuli possono parlare, oppure emettere suoni incomprensibili e possono diventare aggressivi, specialmente se qualcuno li tocca nel tentativo magari di svegliarli. Nonostante, come si è detto inizialmente, la natura del disturbo sia fondamentalmente benigna, e in genere si risolva da solo, bisogna stare attenti ai comportamenti compiuti durante gli episodi, perché non essendo cosciente di ciò che sta facendo, potrebbero diventare pericolosi per sé stesso.
Nonostante da anni la ricerca si stia occupando di questo particolare fenomeno, la sua fisiopatologia ad oggi rimane non chiara e la diagnosi clinica di sonnambulismo viene basata prevalentemente sui racconti e la storia fornita del paziente.La diffusa convinzione che il sonnambulismo sia esclusivamente un disturbo benigno è da definirsi erronea, poiché spesso può essere causa di conseguenze avverse.Sebbene il sonnambulismo nei bambini sia spesso transitorio e innocuo, negli adulti può causare un potenziale rischio, come il mettersi in situazioni pericolose (correre contro un muro od un mobile, scappare da una minaccia immaginaria, lasciare la propria casa o colpire accidentalmente il proprio partner o altri.