Molteplici sono i fattori esogeni o endogeni che causano la carie dentale, alcuni dei quali ancora sconosciuti.
Le cause endogene della formazione delle carie endogene possiamo ricomprendere:
- Quantità e tipologia della saliva: la saliva controlla l’acidità della bocca ed ha anche funzione antimicrobica, immunitaria e protettiva nei confronti degli agenti cariogeni. Da ciò ne discende che ogni condizione che porti ad una scarsa produzione salivare, la renda più viscosa, o ne abbassi il pH (come avviene, per esempio, durante la gravidanza) predispone i denti all’attacco batterico.
- Caratteristiche dei denti: le caratteristiche strutturali dei denti incidono notevolmente sulla possibilità di formazione della carie. Un solco interdentale accentuato favorirà, per esempio, un maggiore ristagno di residui alimentari che, come sappiamo, sono terreno fertile per lo sviluppo batterico.
Le cause esogene della formazione delle carie invece agiscono direttamente sulla superficie più esterna del dente, nel preciso punto in cui ha inizio il processo infettivo. Tra di esse possiamo annoverare:
- Placca dentale, il principale agente causale della carie. La placca dentale, una patina adesa alla superficie dei denti sulla quale si sviluppano i batteri, origina a partire dalla precipitazione di proteine e mucoidi salivari: in simili circostanze, i batteri vi aderiscono e proliferano.
- Lo streptococco mutans interviene invece nella formazione della placca batterica sulla quale aderiscono gli altri microrganismi patogeni.
È doveroso precisare che i batteri appena citati, coinvolti nella carie, non sono specifici: nonostante causino l’insorgenza dell’infezione, essi non agiscono tramite le loro tossine, bensì rilasciando i prodotti del loro metabolismo.