La gonorrea è una malattia infettiva a trasmissione sessuale, causata da un batterio, il gonococco (Neisseria Gonorrheae) che ha particolare affinità per le mucose del tratto genitale, sia maschili che femminili.
Negli ultimi anni è aumentato in tutta Europa il numero di casi di questa malattia, in particolare nella popolazione omosessuale maschile, che rappresenta da sola ben il 33% di tutti i casi. La gonorrea maschile è più diffusa perché l’uomo ha in effetti un rischio raddoppiato di contrarre la malattia rispetto alla donna e i più a rischio sono i giovani al di sotto dei 25 anni di età.
Come per tutte le malattie sessualmente trasmissibili , è molto facile che la gonorrea non si manifesti da sola, ma si associ ad altre malattie, in particolare la Clamydia, soprattutto se siamo in presenza di casi che hanno rapporti con partner multipli.
Nell’uomo è spesso facile far diagnosi, poichè la sintomatologia è nella maggior parte dei casi acuta ed eclatante ed avviene dopo circa cinque giorni dal rapporto con un partner infetto. Si tratta del cosiddetto “scolo” uretrale, una perdita di materiale mucopurulenta che fuoriesce dal pene, spesso associata a fastidio a urinare.
Contrariamente, la gonorrea femminile potrebbe avere un decorso del tutto privo di sintomi, ma lasciare poi segni a distanza quando si cerca una gravidanza e non si riesce a rimanere incinta perchè le tube si sono chiuse.
Quando si manifestano i sintomi della gonorrea, anche nella donna sono presenti secrezioni mucopurulente caratteristiche che si raccolgono in vagina, a provenienza dal collo uterino, talvolta associate a febbre e a malessere generale.
La gravità di questa malattia è caratterizzata dal fatto che il batterio gonococco può risalire le vie genitali, fino alle tube e alla cavità addominale, causando infiammazioni (salpingiti, peritoniti o ascessi pelvici) che possono anche diventare croniche