La calvizia è il nome più diffuso per indicare la normale caduta dei capelli.Si ritiene che possa essere dovuta ad un ipersensibilità dei follicoli poliferi verso gli ormoni sessuali androgeni. L’effetto di questo meccanismo fisiologico è una riduzione del tempo di crescita a favore di quello involutivo e di riposo.Ne consegue un diradamento progressivo dei capelli che colpisce zone specifiche negli uomini e risulta più uniforme nelle donne.Nella maggior parte dei casi , la calvizia è ereditaria e può essere arrestata e ancor meno invertita.D’altro canto, i dati statistici indicono che esistono dei fattori predisponenti di natura comportamentale e ambientale. I fumatori mostrano una perdita di capelli maggiore rispetto ai non fumatori. L’alimentazione incompleta,scorretta o squilibrata favorisce la perdita dei capelli.Un fattore determinante è lo stess, poiché accorcia la fase di crescita del capello e promuove l’infiammazione delle radici.Anche un numero sempre crescente di donne,pari al 30%,può presentare diradamento ed assotigliamento dei capelli con evidenti ripercussioni psicologiche e sociali.La mancanza di ferro,la febbre alta,le diete drastiche e alcuni farmaci.Esistono dei miti da sfatare:la perdita dei capelli non è causata da un rallentamento della circolazione sanguigna,dai follicoli ostruiti,dagli shampo frequenti e dall’uso dei capelli. Radiazioni,stirature e permanenti particolarmente aggressive favoriscono la calvizia.