La disprassia è un disturbo che si manifesta,in età infantile,con la difficoltà a compiere alcuni semplici azioni quotidiane.Molti bambini soffrono di ciò,vanno incontro a profonde discriminazioni, ancora oggi non esiste una cura specifica.Non è legata a problemi neurologici o ad altre patologie e insorge per cause non ancora del tutto chiare.È ridotta la capacità di eloborare frasi, di mettere in ordine corretto le parole,di esprimere un concetto in maniera corretta e chiara in relazione all’età evolutiva, in generale,di elaborare movimenti nell’elaborazione dei suoni.Comporta tipicamente problemi nell’orientamento spazio-temporale,nell’ambito scolastico può associarsi a problemi nel disegno e nella scrittura. Consegue un sentimento di frustrazione,che puo tradursi in disturbi del comportamento e della condotta.Il trattamento prevede un percorso molto lungo,di logopedia e dei programmi di riabilitazione,accompagnati a varie misure mirate al recupero verbale e all’apprendimento motorio.Il soggetto non riesce ad adattare il proprio modo di camminare in base a ciò che viene richiesto. L’ereditarietà sembra un giochi un ruolo importante nella genesi della disprassia.Si manifesta in figli di genitori che hanno sofferto a loro volta.Numerose sono state le ricerche, in particolar modo in campo genetico,come per esempio la mutazione del gene FOXP2.È coinvolto nello sviluppo verbale,risulta mutato in soggetti colpiti da autismo che sviluppano disprassia verbale.