È vero che il broccolo è un cibo anticancro? Ecco cosa ne pensano gli esperti

Il broccolo è la tipica verdura che pochi, da giovani, apprezzano. E poi tutti finiscono per amare, sia per l’ottimo sapore sia per le grandi qualità naturali. E quando le persone scoprono le preziose proprietà del broccolo, tutti si pentono di non averlo mangiato in abbondanza!

Ma sapete davvero quali sono le sue proprietà? E sapete che alcuni lo considerano un cibo anticancro? Ecco tutta la verità al riguardo.

Il broccolo è davvero un cibo anticancro?

Prima di parlare del broccolo, bisogna fare subito chiarezza: quando si parla di cibi o erbe o prodotti anticancro in generale, non ci si riferisce mai a prodotti che curano il cancro. Solo la medicina tradizionale è in grado di curare una malattia così crudele, quindi è meglio non illudersi di poter guarire con metodi alternativi.

Esistono però alcune sostante o molecole, contenute in prodotti come i broccoli, che potrebbero avere effetti diretti sul cancro; potrebbero quindi inibire la sua crescita, o prevenire la sua comparsa.

Per questo non possiamo dire che il broccolo cura il cancro. Possiamo però affermare con sicurezza che il broccolo è considerato da molte ricerche scientifiche un cibo “anticancro”. Infatti contiene una molecola molto particolare, chiamata indolo-3-carbinolo (I3C), che sembra in grado di riattivare un gene capace di contrastare la crescita del tumore.

Questo famoso gene è il gene TPEN, considerato uno dei più potenti geni oncosoppressori il cui malfunzionamento può provocare una crescita incontrollabile del tumore.

Il broccolo non cura il cancro. Ma può aiutare?

Ormai sono tutti d’accordo nel considerare il broccolo un cibo anticancro, grazie alla molecola indolo-3-carbinolo, ma quanto può aiutare per combattere il tumore? E soprattutto, quanto bisognerebbe mangiarne?

Purtroppo, le dosi della molecola anticancro del broccolo necessarie per avere effetti positivi sul tumore sono altissime. Ciò significa che non è possibile curare il cancro con il broccolo, né e possibile riscontrare effetti positivi sul cancro collegati ad una sua assunzione anche massiccia. 

Si deve aspettare che la potente molecola venga sintetizzata in laboratorio, per poi essere testata fino all’approvazione del farmaco finale. Il passaggio che ho appena descritto non è però così immediato: oltre alla difficile sintetizzazione, si devono affrontare centinaia e centinaia di test, studi e ricerche anche sulla sua sicurezza. E il test sull’uomo è solo l’ultimo dei passaggi che questo tipo di cure deve affrontare.

Broccolo sì o broccolo no?

Ovviamente, solo perché non può avere effetti sulla prevenzione e sulla cura dei tumori, non per questo si deve rinunciare al broccolo. Se il suo essere anticancro risulta poco utile in dosi umane, rimane comunque un ottimo ortaggio: fortemente antiossidante, ricco di vitamina C e di magnesio, è consigliato nelle diete perché aumenta il senso di sazietà. È considerato anche prebiotico, e consigliato nei soggetti diabetici per la riduzione dell’assorbimento di colesterolo.

Non importa, quindi, che sia antitumorale o no: il broccolo fa sempre bene. Che sia bollito, cotto al vapore o saltato in padella