Intelligenza artificiale col botto, ma entrano in vigore delle norme obbligatorie. Quali sono?

Si parla spesso di intelligenza artificiale, ma cos’è? Scopriamolo insieme.

L’intelligenza artificiale, è una disciplina informatica che studia i fondamenti teorici le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico.

Ma l’intelligenza artificiale è anche un pericolo per l’umanità. Elon Musk sostiene che è più potente del nucleare.

Molte sono le funzionalità di questa nuova forma tecnologica, ovvero, pensare e agire umanamente, agire e pensare razionalmente.

I sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, come il riconoscimento facciale, dovranno essere tracciabili e garantire il controllo umano in settori sensibili come salute, polizia e trasporti.

Il riconoscimento facciale è tra i sistemi più ad alto rischio, il suo uso è generalmente proibito, e ammesso solo in casi eccezionali, giustificati e proporzionati in base al Diritto dell’Unione Europea o nazionale.

Per rafforzare l’intelligenza artificiale l’obbiettivo è attrarre investimenti da oltre 20 miliardi di euro all’anno per i prossimi dieci anni. Lo scrive la commissione UE nella sua comunicazione di oggi, su intelligenza artificiale e dati digitali.

Ormai il digitale è entrato nelle nostre case sotto tantissime forme, si basti pensare ad Alexa, l’assistente google collegato ad ogni cosa elettronica in casa.

Tapparelle elettriche, impianti stereo e tv sempre più moderni.
Una delle cose più stupide create sono le luci led da inserire sul soffione della propria doccia.
Insomma, confort ed estetica sono la prima cosa ormai.

Più c’è il moderno, meglio è.
L’intelligenza artificiale è anche il robot che sostituisce le braccia umane nei lavori pesanti, robot che insegnano alle università al posto dei  professori.

Robot che lavorano al posto di noi esseri  umani è preoccupante, mette a duro rischio anche l’occupazione, con l’aumento dei disoccupati.

Non tutti sono d’accordo con la crescita di questo mercato tecnologico, specie molti scienziati.