Il pesce è certamente un piatto invitante ma deve essere cucinato a dovere e, indispensabilmente, essere fresco. Se, infatti, il pesce non è ben cotto o è vecchio oppure conservato male, può creare non pochi e pericolosi problemi all’organismo. Ma una cottura ottimale risolve veramente il problema? Ad alcune persone, in certe occasioni, può essere capitato di mangiare pesce e stare male: ecco da cosa dipende questa condizione.
Mangiare pesce e stare male: perché
Spesso può capitare, a casa o al ristorante, di mangiare pesce e stare male. Una delle cause di questo malessere può essere la cosiddetta sindrome sgombroide. Si tratta di una brutta intossicazione alimentare dovuta al consumo di pesci come il tonno, le aringhe, le acciughe, le sardine e lo sgombro.
Questi pesci sono ricchi di istidina, un amminoacido che, se si trova a contatto con alcuni batteri presenti sulla pelle o nell’intestino degli animali, si trasforma nella pericolosa istamina.
L’istamina è una sostanza che favorisce lo sviluppo di infiammazioni e allergie. Essa resta, una volta prodotta, rimane nel pesce e non viene eliminata neanche con la congelazione o la cottura. Il pesce contaminato da istamina poi, non si differenzia nel sapore del pesce fresco per cui chi lo consuma non può accorgersi della differenza.
Mangiare pesce e stare male: i sintomi
Se mangiate pesce e state male, potreste riscontrare i sintomi della sindrome sgombroide. Questi appaiono subito, dopo appena una decina di minuti dall’ingestione, e possono durare fino a 6 ore.
Le manifestazioni sintomatiche maggiormente comuni in caso di sindrome sgombroide consistono in forti crampi addominali, nausea, vomito, diarrea, eruzione cutanea, mal di testa, palpitazioni.
In casi particolarmente gravi si può avere febbre e innalzamento o abbassamento della pressione arteriosa. Particolarmente critico si rivela mangiare pesce e stare male per chi soffre di asma che, in questo caso, può avere un attacco respiratorio.
Mangiare pesce e stare male: l’Anisakis
La moda del momento vede molte persone consumare il sushi, il pesce crudo. Se, in questo caso, vi capitasse di mangiare pesce e stare male, potreste aver contratto l’anisakis. Si tratta di un parassita che è possibile trovare nel pesce non cotto.
Se mangiate pesce infestato da anisakis, potreste sentire una sorta di prurito alla gola quindi provare nausea, dolori addominali e vomito. In seguito potrebbero verificarsi febbre, diarrea, ulcerazioni, orticaria, congiuntivite e attacchi d’asma.
Mangiare pesce e stare male: cosa fare
Se a casa vi capita di mangiare pesce e stare male, dovete immediatamente bere acqua naturale minerale tiepida per ripristinare i liquidi persi a causa di eventuale vomito o attacchi di diarrea. Dovete quindi fare ricorso all’assunzione di antistaminici.
Se vi sentite davvero molto male e notate sintomi critici, recatevi immediatamente al Pronto Soccorso. Un’intossicazione alimentare può risolversi in poco tempo ma, in alcuni casi, può essere molto pericolosa e arrivare a coinvolgere l’apparato cardiocircolatorio.