Appartenente alla famiglia delle Graminacee, il riso (Oryza sativa) è un cereale molto importante nella nostra alimentazione e il cui consumo ha radici molto lontane. Il riso, infatti, arriva sul suolo del nostro caro Vecchio Continente – precisamente in Sicilia – intorno all’VIII secolo importato dall’Asia (terra in cui la cui coltivazione risale al 7000 a.C.) attraverso la Persia. Alimento così amato e presente sulle nostre tavole, a tal punto da chiederci: ma mangiare riso fa ingrassare o fa dimagrire?
È vero che mangiare riso fa perdere peso?
Come in ogni faccenda umana, l’opinione pubblica è divisa a metà: da una parte, ci sono coloro i quali sostengono che mangiare il riso faccia ingrassare; dall’altra, c’è chi ritiene che sia un alimento in grado di far perdere peso. Ma chi ha ragione? In realtà, entrambe le fazioni. Se consumato in quantità eccessive, infatti, il riso (come qualsiasi altro cibo), causa l’aumento di peso ma, se mangiato al posto della pasta, ha l’effetto contrario e vediamo perché. Da un punto di vista puramente nutrizionale, il riso è un’eccellente fonte di carboidrati. Essendo un alimento ricco di amido, assorbe molta acqua e, a cottura ultimata, il suo peso risulta essere triplicato: motivo per cui – rispetto alla pasta – è più saziante e risulta dunque essere un ottimo alleato per coloro che hanno intenzione di dimagrire.
Proprietà e benefici del riso
I benefici apportati dal consumo di riso sul nostro corpo, sono molti. Il riso è innanzitutto un alimento disintossicante e altamente digeribile. Essendo ricco di fibre, è un ottimo alleato del transito intestinale, infatti ha un effetto regolatore sulla flora intestinale e aiuta a sconfiggere il gonfiore addominale. Avendo molto potassio e poco sodio, il riso è indicato nell’alimentazione di coloro che soffrono di pressione alta, ovvero di ipertensione arteriosa. Aiuta, inoltre, a contenere i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue. Totalmente privo di glutine, risulta un piatto ideale per chi ha problemi di celiachia. Grazie ai sali minerali in esso contenuti, contribuisce ad alleviare lo stress e inoltre svolge un’attività di protezione relativa ai reni. Il riso è totalmente privo di controindicazioni (salvo eccezioni).
Riso e … mondine
Come abbiamo visto, in Italia, il riso ha una grande tradizione. Esistono infatti circa 200 varietà, tra cui alcune a denominazione protetta (come il riso IGP Delta del Po, il riso IGP Vialone Nano Veronese e il riso DOP di Baraggia Biellese e Vercellese). A chicco medio, lungo o corto, quando pensiamo al riso e alle risaie italiane, non possiamo non ricordare la figura della mondina. Chi era una mondina? Conosciuta anche con il nome di mondariso, la mondina era ciò che si definisce una lavoratrice stagionale il cui compito era quello di togliere le erbacce infestanti che crescevano nelle risaie. Si trattava di un lavoro femminile faticoso, diffusosi sul finire dell’Ottocento, svolto nelle zone di Vercelli e di Novara. Queste donne, immerse con i piedi e con le mani nell’acqua tutto il giorno, con calzoncini e cappello a larghe tese, sono state immortalate nel film “Riso amaro” di Giuseppe De Santis nel 1949.