Quali sono i vantaggi del pane integrale? Ecco la risposta dell’esperto

C’è chi lo sceglie nella speranza di dimagrire, chi invece lo ritiene meno calorico e più salutare: qualunque sia la motivazione, sono sempre più le persone che scelgono di consumare il pane integrale, ritenuto un alimento completo, ricco di fibre e molto più ricco di proprietà nutrienti rispetto al classico pane bianco. Ma i benefici decantati di questa varietà di pane sono veramente così incredibili? Esistono opinioni discordanti: alcuni studi suggeriscono che i cereali integrali che siano protettivi nei confronti di diverse malattie, mentre altri esperti sostengono che, in effetti, il pane integrale non è poi così diverso dal pane bianco.

Proprietà e benefici del pane integrale

Chi sostiene la tesi dei benefici del pane integrale spiega che si differenzia dal classico pane bianco perché contiene cereali integrali, ovvero non raffinati: è proprio questa sua caratteristica ad apportare all’organismo degli elementi nutritivi di alta qualità come le fibre, che aiutano a migliorare la digestione e, di conseguenza l’espulsione delle tossine. Spesso il pane integrale è usato nella prevenzione del diabete, poiché fra le sue altre caratteristiche ha quella di non comportare picchi glicemici elevati grazie alla presenza della crusca, e spesso è prescritto a chi deve perdere peso, non perché abbia proprietà miracolose ma semplicemente perché, essendo ricco di fibre, risulta meno calorico. Inoltre, gli esperti pro pane integrale ci dicono che fa bene perché ricco di elementi benefici: infatti, grazie alla presenza di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B9), della vitamina K, e di sali minerali come fosforo, magnesio, potassio e calcio, aiuta il sistema nervoso a mantenersi attivo.

I pareri degli esperti: pro integrale e contro integrale

Gli esperti si dividono sugli effettivi benefici del pane integrale: chi è a favore dei suoi lati positivi segue l’idea del nutrizionista americano Denis Parsons Burkitt e della teoria esposta nel suo libro del 1979 Non dimenticare le fibre nella tua dieta, in cui affermava che fibra contenuta nella crusca del pane integrale aiuta a prevenire certi tumori. Partendo da questo, e dagli altri principi raccontanti nel libro, negli anni i sono stati tantissimi i dietologi e nutrizionisti che hanno condiviso la stessa idea. Ma c’è anche chi, invece, ha scelto di contrastare queste assunzioni: gli anti integrale, infatti, seguono le idee di Nathan Myhrvold, un ex dirigente Microsoft con il pallino per la cucina:  il fisico milionari, insieme a un gruppo di esperti, ha lanciato una collana di sei volumi  chiamata Modernist Cuisine, in cui analizza  la cucina basandosi sulla scienza. In uno di questi volumi, Myhrvold e i suoi esperti sono arrivati alla conclusione che il nostro organismo non fa differenza tra pane bianco e pane integrale, e che i loro effetti sul nostro corpo sono esattamente gli stessi. Secondo lo studioso, infatti, è vero che il pane integrale contiene in quantità maggiore vitamine e minerali, ma per lui l’apporto benefico è secondario, perché il corpo assume già questi nutrienti da altri alimenti e quindi non è carente. L’unico aspetto su cui concorda è che i cereali integrali, in effetti, non fanno aumentare la glicemia come succede con i carboidrati raffinati, e quindi sono indicati per evitare i picchi glicemici.