Quanto sale consumare per stare bene? Ecco la risposta della medicina

Il sale si usa in cucina per insaporire i cibi. Non può mancare quando si prepara la pasta, che in caso contrario sarebbe insipida. Quanto sale consumare per stare bene? Ecco la risposta della medicina.

Il sale nell’alimentazione

Siamo abituati a utilizzare il sale nell’alimentazione quotidiana e a trovarlo anche all’interno degli alimenti. Quello di preparare l’acqua per la pasta e, al momento dell’ebollizione, gettarvi dentro una manciata di sale è ormai diventato un gesto quotidiano quasi meccanico. La carne che compriamo è addizionata di sale nella sua preparazione così come il pane.

Quando le quantità di sale sono eccessive però, possono insorgere disturbi per la salute come la pressione alta, la ritenzione idrica, le malattie cardiovascolari e renali, l’osteoporosi e alcune forme tumorali. Troppo sale fa insorgere inoltre l’arteriosclerosi. Come regolarsi? Quanto sale consumare per stare bene? Ecco la risposta della medicina.

Quanto sale consumare per stare bene

Quanto sale consumare per stare bene? Ecco la risposta della medicina: per stare bene bisogna consumare 5 grammi di sale al giorno ovvero due cucchiaini. Le persone però che soffrono di patologie renali, ipertensione e malattie cardiovascolari devono ulteriormente ridurre la dose per non incidere in negativo sulle proprie condizioni di salute.

Quando siamo noi a regolarci, ad esempio quando saliamo la pasta, non c’è il problema ma come fare per controllare gli alimenti che acquistiamo per cui il sale è un ingrediente fondamentale? Innanzitutto è meglio preferire prodotti freschi in cui il sale dovrebbe essere aggiunto ed evitare quei prodotti preconfezionati per cui non possiamo controllare le quantità di sale che sono state adoperate per la preparazione. Bisogna poi fare attenzione ad alimenti molto ricchi di sale e limitare il consumo di piatti pronti, pizza, salumi, grissini, patatine, crackers, olive, formaggi stagionati, acciughe sottolio, salsa di soia, dado per il brodo e capperi.

Le alternative al sale

Possiamo scegliere di utilizzare alternative al sale in cucina. Le più utili allo scopo sono le erbe aromatiche, le spezie, l’aceto e il limone. Utile anche il gomasio, un prodotto a base di semi di sesamo tostati e salati a cui vengono aggiunte alghe essiccate.

Certo non vogliamo dire che il sale deve essere eliminato totalmente dalla dieta. Dal sale dipende infatti il buon apporto di iodio per l’organismo ma non solo. Il sale è fondamentale per il buon funzionamento di meccanismi fisiologici vitali, come la trasmissione degli impulsi nervosi, la regolazione della pressione sanguigna, lo scambio dei liquidi nell’organismo.

Il sale ha delle proprietà benefiche anche per quanto riguarda l’uso esterno. Può infatti essere un valido alleato per combattere la cellulite, gli edemi e per depurare i tessuti. Fare dei bagni, degli impacchi o dei bendaggi con il sale per il corpo, è una pratica utile a sgonfiare e ridurre i ristagni idrici, disintossicando i tessuti sofferenti di adipe e di eccesso di liquidi.