Quando bere caffè per abbassare glicemia e colesterolo: ecco la risposta

Il caffè: la bevanda attualmente più diffusa al mondo, si ottiene dalla macinazione di semi di alcuni alberi tropicali appartenenti al genere Coffea.
Si beve a colazione, durante la pausa di lavoro, dopo pranzo, nel pomeriggio, ed è la scusa perfetta per vedere un amico e scambiare due chiacchiere.
Eccedere nel consumo, si sa, può provocare danni al nostro corpo come tachicardia, bruciore di stomaco e mal testa.

Molti sconsigliano il caffè decaffeinato cioè quello che contiene meno dello 0,1 % di caffeina perché l’uso di solvente tossico che serve ad eliminarla subisce reazioni di condensazione e forma di veleni; molte aziende però utilizzano metodi di produzione che non includono il solvente tossico rendendo quindi il caffè decaffeinato più sicuro.
Cerchiamo adesso di capire insieme se è vero che il caffè è un ottimo alleato contro il colesterolo alto e la glicemia.

Si, il caffè aiuta ad abbassare gli alti livelli di colesterolo, i cardiologi affermano che non è importante quanto se ne beva per far si che funzioni ma occorre sicuramente berlo filtrato in quanto risulta essere più sicuro, riducendo perfino il rischio di morte generale del 15%, il rischio di morte cardiovascolare maschile del 12% e del 20% quella femminile.

Se siete abituati a berlo zuccherato o macchiato, cercate di usare latte scremato o il dolcificante naturale perché il latte intero, ad esempio, alza il rischio cardiovascolare.
In caso di alta glicemia, è importante sottolineare che l’effetto non è univoco in quanto in alcune persone ne aumenta i livelli mentre in altre li riduce però si sa che in genere la caffeina aumenta la glicemia nel sangue dell’8% circa e per chi soffre di diabete di tipo 2 può addirittura avere degli effetti indesiderati.

Non va eliminato dalla dieta ma è bene rivolgersi al proprio medico prima di berlo.
La caffeina altera il metabolismo ed il glucosio, rilascia l’adrenalina che innalza lo zucchero nel sangue; il consumo quotidiano infatti non deve superare i 400 milligrammi che corrispondono a 5 tazzine di caffè. Offre però al contempo, diversi benefici al nostro organismo tra cui la protezione del fegato, la lotta contro la cellulite, la miglioria della memoria e della capacità celebrale, la soppressione dell’appetito.
Piccola chicca: per evitare che il consumo di caffè diventi una dipendenza, l’orario ideale per berlo è tra le 9.30 e le 11.30 del mattino!