Il formaggio è un alimento ottenuto dal latte intero, parzialmente scremato o scremato, prodotto della coagulazione di queste sostanze con l’aggiunta di caglio (sostanza acida ricca di enzimi coagulanti che si ottiene dallo stomaco di animali, da alcune piante e muffe.) I procedimenti di trattamento del latte, il processo di lavorazione e i tempi di stagionatura contribuiscono a definire i vari formaggi.
Il latte viene versato in contenitori di rame o acciaio, riscaldato a differenti temperature che determinano il tipo di formaggio che si vuole ottenere. E’ in questa fase che al latte si possono aggiungere fermenti lattici che favoriscono la fermentazione; si aggiunge poi il caglio (per provocare la coagulazione del latte formando una massa gelatinosa, la cagliata). La cagliata viene rotta in vari tipi di frammenti, la fase successiva è la salatura superficiale che può avvenire a secco oppure per immersione in salamoia.
L’ultima fase consiste nella maturazione del formaggio e la stagionatura e prosegue fino a quando non raggiunge le caratteristiche della tipologia di appartenenza.
Esistono vari tipi di formaggio classificati in base a diverse caratteristiche quali il tipo di latte e la varietà, i grassi, la consistenza della pasta, la temperatura della cagliata, la stagionatura e le proprietà nutrizionali.
Parliamo di un alimento altamente energetico, infatti a seconda della tipologia, contiene una media di 300 Kcal per 100 grammi di prodotto; è ricco di proteine e facilmente digeribile.
Tra le vitamine presenti vi sono la A, la B, e la D e contengono anche calcio e fosforo.
Il formaggio ha parecchi benefici ed è ottimo per denti e ossa infatti il suo consumo è indispensabile nella prima età dello sviluppo e consigliato anche in età adulta per rafforzare le ossa prevenendo l’osteoporosi.
Per quanto riguarda il regime dietetico però deve essere consumato in piccole porzioni per il contenuto calorico ed è da evitare in caso di ipercolesterolemia, da chi soffre di crisi emicraniche ed ipertensive e dai diabetici.
Ciò che forse non sapete è che il formaggio, specialmente quello stagionato, contiene tiramina, che può avere effetti negativi sul sonno eccitando l’organismo e stimolando l’attività celebrale per cui gli esperti consigliano di non mangiarlo, o quantomeno ridurlo, la sera.