
Cos’è la caffeina?
Si tratta di una sostanza psicoattiva dalle proprietà importanti che favorisce l’azione dei neurotrasmettitori come la dopamina e impedisce l’azione di altri come l’adenosina, che ha un effetto inibitorio.
L’effetto stimolatorio e tonico della caffeina è riscontrabile anche nella funzionalità nervosa e cardiaca, nonché sulla secrezione gastrica. La caffeina ha un effetto termogenico in grado di innalzare il consumo delle calorie bruciate dall’organismo riuscendo a ridurre lo stimolo dell’appetito.
Sono molti, infatti, i prodotti dimagranti a base naturale che contengono caffeina ma bisogna fare attenzione perché se si consuma già un buon quantitativo di caffè, questi risultati potrebbero essere minori rispetto a chi non ne ha mai assunto.
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Ma bere troppo caffè non farà male al nostro fegato?
No. Il caffè non fa assolutamente male al fegato ma anzi lo protegge dall’aumento delle transaminasi e di tutti quegli enzimi che indicano la sofferenza del fegato associato spesso alla condizione di fegato grasso.
In passato il consumo di caffè veniva sconsigliato a chi aveva problemi di fegato, invece adesso sappiamo che bere due tazze di caffè al giorno comporta una riduzione del 44% di sviluppare cirrosi epatica (infiammazione cronica causata da infezioni virali, consumo di alcol, malattia del fegato grasso che altera la struttura del fegato portando allo sviluppo di tumori).
E per quanto riguarda il cuore?
La scienza ci dice che il caffè è in grado di ridurre il rischio di insufficienza cardiaca fino al 12%. Non solo, è anche un toccasana contro il grasso corporeo e pare che terrebbe lontano l’Alzheimer, ma a patto che non sia decaffeinato.
E’ importante sottolineare che per giovare beneficio da questa bevanda, non si deve assolutamente esagerare con le quantità perché altrimenti si potrebbe ottenere l’effeto contrario!