Anche chi non può definirsi esattamente un amante dell’estate può almeno consolarsi con una vasta gamma di gelati, che sopratutti nei mesi caldi fanno la fortuna di produttori e negozianti, grazie al loro potere “lenitivo” nei confronti dell’arsura. Il gelato è, nella sua conformazione classica un prodotto solitamente correlato al contesto dolciario portato allo stato solido e pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione.
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Si tratta di una tradizione che associamo alla nostra cultura ma che affonda le proprie origini in tempi molti antichi: nell’antica Cina furono sviluppati i primi sorbetti e altri prodotti costituiti da riso e altri prodotti derivanti dal latte, anche se già in altre parti del mondi si era soliti refrigerare latte e miele sopratutto per migliorarne la conservazione. Il gelato viene percepito da molti, sopratutto dai più piccoli come qualcosa che piace a tutti e che non “fa male” come tanti altri prodotti dolciari. Questo è in parte vero, ma la produzione artigianale non è tutta uguale. Quali gelati confezionati “fanno più male”?
Attenzione a queste marche di gelato: ecco le peggiori, pazzesco
Come per tante altre cose, anche il gelato non deve avere una composizione di ingredienti troppo diversificata. Sostanzialmente, più è semplice e meno avrà un impatto negativo sul nostro organismo. Di base infatti un gelato è composto da pochi ingredienti ( latte, uova e zucchero) al quale sono aggiunti aromi, addensanti, coloranti ed altre forme di composti che hanno lo scopo di migliorare l’aspetto e la conservabilità del prodotto.
In generale i gelati prodotti dalle “terze parti” e spesso venduti con il marchio dei supermercati dove sono venduti hanno una preparazione più ricca di ingredienti aggiuntivi. In generale bisogna fare attenzione alla frequenza di queste sostanze:
- carragenina
- olio di cocco
- fosfati di ammonio
- mono e di-gliceridi degli acidi grassi
- poliricinoleato di poliglicerolo
- olio di palma
Bisogna quindi far caso all’etichetta ed in generale anche il termine “aromi naturali” è molto aleatorio e può indicare sostanze anche piuttosto nocive.