In questo periodo estivo, sia che si vada al mare oppure sui monti, sia che si rimanga a sguazzare in piscina, ci affidiamo alle creme solari. Infatti, è importantissimo proteggere la pelle dai raggi ultravioletti del sole. Ma il prodotto che applichiamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella delicatissima dei bambini cosa contiene?
In sole 24 ore le sostanze contenute nelle creme per la protezione dal sole sono in grado di finire nel sangue. La Food and Drug Administration degli Stati Uniti, ha fatto uno studio sui filtri solari e sui loro effetti sulla nostra salute, scoprendo ingredienti potenzialmente pericolosi nelle creme che utilizziamo, ben 14 su 16 di uso comune. Solo un giorno di utilizzo è infatti sufficiente a far sì che diversi ingredienti entrino nel flusso sanguigno a livelli così alti da essere allarmanti.
Gli ingredienti più tossici e dannosi contenuti nelle creme solari sono quelli che derivano dal petrolio che non permettendo alla pelle di respirare bene provocano dermatiti e altri inestetismi. I siliconi dal finto effetto lisciante possono danneggiare la cute provocando addirittura effetti mutageni: i conservanti e i coloranti, invece, sono altamente tossici e possono causare irritazioni cutanee e reazioni allergiche. Questi ingredienti, di cui la maggior parte delle persone non conosce né l’esistenza né la pericolosità, causano un precoce invecchiamento della pelle, promuovendo le malattie degenerative, cardiovascolari e le artriti.
L’avobenzone è per esempio utilizzato all’interno di rossetti, creme, prodotti solari e altri cosmetici, ed è in grado di assorbire i raggi ultravioletti. Ma, essendo un ingrediente solubile, quando entra in contatto con l’acqua (anche nel caso di pelle umida) forma dei composti organici che risultano tossici per l’organismo.
L’oxybenzone è un composto organico usato principalmente all’interno di protezioni solari e protegge la pelle dai danni provocati dai raggi UV in maniera molto efficace. È stato però dimostrato che questa sostanza ha un’elevata capacità di penetrare nella cute, stimolando la produzione dei radicali liberi, potenziali causa di tumori, e comportando anche alterazioni al sistema endocrino. L’applicazione di prodotti contenenti questo ingrediente è assolutamente sconsigliata soprattutto durante la gravidanza e nei bambini sotto i 2 anni di età.
L’ecamsule è invece un composto organico che viene aggiunto a molti prodotti solari per filtrare i raggi UVA. Ha poco assorbimento percutaneo e piccoli effetti sistemici, quindi è considerato abbastanza sicuro.
Infine c’è l’octocrylene che è un filtro solare in grado di fornire protezione dalle radiazioni UVB e UVA corte. Sembra essere, però, un forte allergene che comporta dermatite da contatto nei bambini ma anche negli adulti. Inoltre sembra che tale sostanza venga facilmente assorbita dalla pelle, stimolando la produzione dei radicali liberi.