Questa marca di gelato confezionato è stato eliminato dal commercio: ecco perché

Con il caldo afoso di questa estate e degli ultimi mesi il consumo di gelato è aumentato a dismisura, sia quello prodotto artigianalmente che troviamo di consuetudine nei bar che quello confezionato acquistabile nel reparto surgelati nei supermercati. Proprio quest’ultimo è finito sotto inchiesta e nella lente di ingrandimento degli organi competenti. Un noto brand di gelato confezionato operante in tutta Europa e presente anche in Italia con le sue vaschette potrebbe provocare seri danni al nostro organismo. Il motivo di questo allarmismo?

La probabile contaminazione di uno specifico lotto da ossido di etilene, una sostanza usata abitualmente in molti prodotti alimentari a cui bisogna fare molta attenzione. L’azienda produttrice ha invitato i clienti a restituire le confezioni contaminate indietro. Il gelato in questione come potreste pensare  non è un prodotto economico, infatti , stiamo parlando di un prodotto di uno dei marchi di gelato confezionati tra i più costosi tra quelli che possiamo trovare dentro ai supermercati. Un barattolo da 400 g mediamente viene venduto a 6,50 euro , quindi 16,25 euro al kg.

Ad essere sotto la lente di ingrandimento da parte del Ministero della Salute è il lotto numero 160203, con codice EAN 3416681101935 che riporta la data di scadenza il 23 febbraio 2023. La casa produttrice coinvolta nello scandalo ha invitato volontariamente gli acquirenti del lotto incriminato a non mangiarlo per via della possibile contaminazione da ossido di etilene, oltre i limiti previsti dalla legge, ma a restituire l’articolo ed a ricevere in cambio un prodotto conforme alle direttive sanitarie e quindi non contaminato.

Ma cosa è l’ossido di etilene che tanto sta preoccupando in questi giorni milioni di consumatori? Senza entrare nello specifico con dettagli scientifici poco comprensibili, questa sostanza viene usata nell’ambito alimentare industriale per le sue capacità disinfettante contro la miriade di batteri, virus e funghi in cui può andare incontro qualsiasi prodotto alimentare (per questo viene utilizzato per sterilizzare i dispositivi medico chirurgici presenti negli ospedali).

Una presenza eccessiva all’interno degli alimenti, di conseguenza, è molto pericolosa per il nostro organismo. Può provocare nei casi peggiori: -alcune forme tumorali (specialmente a polmoni e cervello); linfomi; leucemie. Gli alimenti che ne contengono maggiormente di norma e quindi più a rischio sono quelli contenenti l’additivo E410 quindi, oltre ai gelati è possibile trovarle sulle confetture, i dolcificanti e sugli insaccati. Il nostro consiglio è quindi di leggere attentamente le etichette prima di procedere all’acquisto dei vostri prodotti ed evitare quelli contenenti questo additivo.