Il cibo costituisce una parte essenziale della nostra vita. Oltre ad essere fonte di sostentamento, il buon cibo si è fatto strada nella nostra quotidianità viziando i nostri palati. Molte volte vedere un piatto molto curato e preparato da gente qualificata ci fa pensare di star assumendo alimenti genuini, ma purtroppo non è sempre così. Il problema, come spesso accade, si trova alla base: infatti, il cibo non viene alterato dai metodi di cottura bensì dal trattamento con pesticidi ed altre sostanze nocive. Si tratta di una triste realtà che interessa molti alimenti, prima fra tutti la pasta.
La pasta è tra gli alimenti più consumati nel nostro paese ma, nonostante ciò, ci sono molte informazioni che vengono omesse ai consumatori al fine di non intaccare l’immagine pubblica di molte aziende. Ad accendere i riflettori sulla questione è stata una nota testata giornalistica da sempre impegnata nel settore. Sono stati diffusi dei dati veramente preoccupanti: i maggiori indiziati sono stati i grandi marchi del nostro paese. Da delle analisi che sono stata svolte è emerso che molte aziende hanno prodotto la pasta utilizzando farine che contengono una certa quantità di pesticidi e Glifosato.
Il giornalista che ha seguito il caso ha inoltre dichiarato che sono ben ventitré i marchi che non hanno superato i controlli e che oltre ai pesticidi sono state trovate microtossine di deossinivalenolo le quali sono molto pericoloso per la salute fisica soprattutto se vengono assunti da bambini. Si tiene a precisare che i valori delle sostanze trovate sono al di sotto della soglia massima prevista ma in molti casi sono state trovate 2 o più sostanze nocive nello stesso campione analizzato e questo non è assolutamente a norma di legge.
Le sostanze ritrovate in maggiori quantità sono state il glifosato e il clorpirifos : quest’ultimo nello specifico è tossico per il cervello in via di sviluppo, quindi nei bambini. Come sempre a rimetterci è sempre il consumatore, che si ritrova vittima dei giochetti delle aziende. Quest’ultima dovrebbero esporre tutti gli ingredienti presenti e le informazioni necessarie sull’etichetta, poiché è l’unica arma che ha il consumatore per poter valutare se sta per effettuare un acquisto sicuro oppure no.
Molte associazioni dei consumatori sono scese in piazza chiedendo maggiori tutele ed etichette più chiare seguendo lo slogan “il consumatore deve essere tutelato in quanto ha il sacrosanto diritto di sapere cosa sta mangiando e cosa è contenuto al suo interno”. Ovviamente non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, poiché vi sono delle aziende oneste che presentano al cittadino un’etichetta compilata scrupolosamente. Gli esperti ci consigliano di fare attenzione alle etichette e soprattutto di imparare a leggerle!