Questa tipologia di mele contiene delle sostanze tossiche: ecco quale

Com’è che si dice? “Una mela al giorno toglie il medico di torno”? Era così? Beh.. la mela però, può anche essere tossica. Questo frutto, fra tutte le altre varietà, è quello che rischia maggiormente di contenere pesticidi. I tecnici esperti del laboratorio hanno individuato ben 14 diversi pesticidi presenti all’interno della buccia della mela; nella classifica dei cibi con più pesticidi la mela è infatti quella al primo posto.

Si tratta di un frutto particolarmente delicato e quindi facilmente attaccabile dai funghi e dai parassiti. Per farle crescere al meglio i produttori si servono di vari pesticidi che utilizzano nelle diverse fasi della coltivazione. L’insieme di tali pesticidi presenti nella mela possono provocare problemi molto seri all’organismo umano, alcuni dei quali sono considerati anche altamente persistenti e potenzialmente bioaccumulabili in quanto si degradano lentamente e possono risalire tutta la catena alimentare.

Come si possono eliminare i pesticidi dalla buccia della mela? Per ridurre questa concentrazione di pesticidi presenti basterebbe semplicemente immergerla in una soluzione di bicarbonato che impiega fra i 12 e i 15 minuti per rimuovere il 100% rispettivamente del tiobendazolo e del phosmet dalla superficie delle mele. Il tiobendazolo ha una capacità di penetrazione addirittura 4 volte superiore rispetto a quella del phosmet; per non mangiare antiparassitari non c’è che una soluzione: togliere la buccia nonostante proprio in essa si concentra la quantità maggiore di fibre più che di nutrienti nobili. In alternativa si possono però scegliere le mele biologiche, sicuramente più sicure.

Quali sono altri ali alimenti che possono contenere più pesticidi? In questa lista ci sono anche le gustosissime fragole, frutto molto delicato senza buccia e che assorbono con maggiore rapidità i pesticidi adoperati. Ecco per quale motivo occorre evitare l’acquisto delle fragole quando non sono di stagione. ma per poter minimizzare al minimo i rischi di assumere pesticidi il consiglio che vogliamo darvi è quello  di scegliere, quando e se possibile, coltivazioni ti tipo biologico del proprio territorio.

Tra la frutta e la verdura con maggiore presenza di pesticidi troviamo inoltre gli spinaci, le pesche, le ciliegie, i pomodori e le patate, l’uva, i peperoni, il sedano e le pere. Se non si opta, quindi, per la frutta di coltivazione biologica è il caso allora di sbucciare sempre la frutta quando possibile dato che i pesticidi si concentrano soprattutto nella buccia esterna. E’ bene anche lavarla sempre con acqua e bicarbonato prima di consumarla, per mangiare con più sicurezza.