Attenzione alla Nutella Bianca: ecco chi non può mangiarla.

Ma che mondo sarebbe senza nutella? Oggi parleremo della meravigliosa crema spalmabile di origine italiana, nata ad Alba dall’evoluzione del Giandujot, un solido panetto dolce a base di gustoso cacao e zucchero creato da Pietro Ferrero nel 1946. Nel giro di due anni, il Giandujot cambiò poi sia la sua consistenza che il suo nome acquisendo il titolo di SuperCrema. Fu poi appunto nel 1964 che quella ricetta venne modificata e perfezionata acquisendo il nome di Nutella, sostantivo che fu ricavato dall’unione del termine inglese “nut” (ovvero nocciola) al suffisso “ella” per rendere il nome un po’ più orecchiabile.

L’anno successivo, nel 1965, la Nutella riuscì ad espatriare conquistando tutti i mercati tedeschi e francesi, per poi giungere fino in Australia grazie alle sue notevoli proprietà organolettiche oltre che ad un packaging innovativo e sicuramente d’impatto. Data la sua estrema ed innegabile bontà unita alla voglia di mangiarla in continuazione, cosa accade al nostro corpo se la consumiamo ogni giorno? La Nutella, visti gli ingredienti utilizzati per la sua realizzazione, è un prodotto notevolmente ipercalorico del quale bisognerebbe fare un uso moderato senza esagerazione.

La consumazione quotidiana della Nutella in eccessive porzioni favorisce un aumento del tessuto adiposo corporeo che, in associazione ad altri fattori di rischio, può risultare molto nocivo per la salute del nostro corpo. Come dicevo prima, stiamo parlando di un prodotto molto lontano da un’idea di salubrità e basta semplicemente leggere l’etichetta che si trova sopra il barattolo per capire che cosa abbiamo fra le mani. Inoltre, le nocciole (ingrediente quasi principale) sono molto caloriche anche se al tempo stesso sono ricche di fibre, proteine, minerali e molte vitamine; per tale ragione sono però in grado di aumentare il glucosio nel sangue, andando quindi ad alimentare il diabete e rischiando gravi conseguenze come infarti o arresti cardiaci.

Cosa cambia tra Nutella classica e Nutella bianca? Se parliamo di valori a livello nutrizionale, essi sono per lo più gli stessi e per tale motivo bisogna sempre sottolineare che il eccessivo consumo, indipendentemente da quale nutella si tratti, è fortemente sconsigliato. Si raccomanda dunque un consumo più che moderato per tutti i consumatori ma ancor di più per chi soffre di diabete in quanto, specialmente la nuova Nutella bianca, risulta essere particolarmente più dolce rispetto a quella classica per via della sua più alta percentuale di zuccheri data la totale assenza di cacao.