Mangiare spaghetti ogni giorno fa bene? Ecco le conseguenze

Mangiare la pasta giornalmente, spesso, viene considerato con errore un peccato di gola che potrebbe comportare delle drastiche conseguenze, quali ad esempio far ingrassare, far aumentare il colesterolo e i trigliceridi, innalzare la glicemia o sviluppare nel tempo anche il diabete. Complici di tali false credenze sono le centinaia di fake news al riguardo messe in giro dai falsi specialisti della nutrizione, che propongono di eliminare pasta e pane e infangandone tutte le proprietà benefiche di questi alimenti. Ovviamente, ciò che stiamo dicendo non deve affatto essere un invito alla liberalizzazione del consumo smisurato della pasta, senza condizioni.

La pasta, infatti, è proprio parte integrante della dieta Mediterranea e pertanto deve essere consumata in quantità adeguate in base all’età, al genere ma anche in base al tipo di attività fisica, all’attività lavorativa svolta e al clima e all’altitudine del luogo in cui si vive. Chiariamo immediatamente che la pasta di per sé non fa male, ma deve essere però associata in maniera equilibrata, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, ad alimenti che siano proteici, sia per avere una buona e corretta alimentazione, sia nel caso in cui ci siano da perdere dei chili di troppo.

Non soltanto, mangiare pasta serve anche a mantenere e sviluppare per bene la massa muscolare. In questi casi si sconsiglia solitamente di aumentare in modo sproporzionato il consumo di proteine e di aminoacidi, anche sotto forma di integratori senza un parere del medico, ignorandone tutti gli effetti negativi che si potrebbero avere nel tempo. La cosa importante è quindi rivolgersi sempre al proprio medico di base per avere l’approvazione.

Molti non sono a conoscenza del fatto che introdurre elevate quantità di proteine senza però adeguate quantità di carboidrati, quindi di zuccheri complessi, di energia e di carburante fondamentale per svolgere ogni nostra attività vitale, spinge il nostro organismo ad andare a ricercare tale fonte di energia proprio nella nostra massa magra, cannibalizzando i muscoli in modo tale da ottenere energia.

Ecco spiegando il motivo per cui in alcune diete dimagranti si perde peso ma non grasso; si perde spesso invece la massa magra e ciò porta ad un abbassamento del metabolismo basale, direttamente collegato alla quantità del muscolo corporeo. Inoltre, così facendo, gettiamo le basi per riprendere peso molto più facilmente e non peso di massa magra, ma di grasso, dando così il via ad un circolo vizioso che finisce raramente nel recuperare solamente il peso perso andando ad aumentare così il volume nei punti più critici.