Alcuni ricercatori dichiarano di aver trovato un farmaco che hanno definito “miracoloso” per tutti i pazienti che soffrono di colesterolo, soprattutto di colesterolo cattivo (LDL). Basterebbero soltanto due punture all’anno con questo nuovo farmaco per addirittura dimezzare la quantità di colesterolo nel sangue. Si tratta di un farmaco che è in grado di ridurre sensibilmente i rischi cardiovascolari che, solamente in un anno, causano la morte di circa 220 mila pazienti con un quadro clinico già compromesso ma non solo.
Si tratta di un farmaco che l’Agenzia Italiana del Farmaco ha da poco approvato e che quindi tra qualche mese potrebbe già partire la somministrazione ai primi pazienti. Secondo quanto affermano i medici ricercatori, si tratta di un farmaco la cui dose di richiamo andrebbe somministrata a circa tre mesi di distanza. Ovviamente i pazienti devono comunque monitorare i livelli di colesterolo nel sangue e seguire una dieta.
Nota fondamentale è che l’Azienda Italiana del Farmaco ha affermato che, agli aventi diritto, sarà garantita la rimborsabilità del farmaco: quindi ai pazienti curarsi non costerà un solo euro. I costi, che sono abbastanza esigui, saranno interamente coperti dal Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta di un farmaco la cui sperimentazione è avvenuta su soli soggetti adulti e che soffrono di ipercolesterolemia primaria. La terapia prevede l’utilizzo di piccole molecole di RNA che vanno ad impedire la formazione del colesterolo.
Queste molecole hanno una grande affinità con il fegato: al suo interno è capace di produrre una proteina chiamata PCSK9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Questa proteina sarebbe in grado ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue. Una volta avvenuta l’approvazione, questa molecola è stata la protagonista di una serie di studi innovativi per le malattie aterosclerotiche.
Questo nuovo farmaco deve essere necessariamente prescritto da un medico specialista: la linea continua con la somministrazione, che può tranquillamente essere effettuata da un operatore sanitario o un infermiere tramite una puntura sottocute. Anche i medici cardiologi sono molto entusiasti e hanno rilevato una notevole riduzione dei tempi di cura. Infatti, si tratta di sole due somministrazioni all’anno che quindi vanno a semplificare terapie che durano anni e sono difficili da mantenere. Gli esperti però raccomandano di fare i soliti esami di routine prima di procedere con la somministrazione e, soprattutto, effettuare un controllo con uno specialista del settore così da capire al meglio se la terapia è adattabile al nostro corpo.