Trovati funghi velenosi dentro questa marca di funghi sott’olio: attenzione, ecco quale

Con la fine dell’estate le temperature bollenti ci hanno finalmente salutato per lasciare spazio a climi decisamente più miti e freschi. Con l’autunno sono anche arrivate le prime piogge a rinfrescare l’aria e a donare vita agli aridi terreni che questa rovente estate ci ha lasciato. Per molti italiani il periodo autunnale vuol dire una sola cosa: l’inizio della campagna di raccolta dei funghi. Sono veramente tante le persone che negli ultimi cinque anni si sono avvicinate a questo mondo e hanno deciso di seguire i corsi per diventare esperti.

Infatti, per raccogliere funghi, è necessario che a monte ci sia una certosina formazione, in quanto è veramente molto semplice per chi non è del settore farsi ingannare da un fungo che potrebbe sembrare ottimo, ma che in realtà al suo interno conserva delle tossine in quantità talmente elevate che, nel migliore dei casi, ci comporterà dei dolori talmente forti da farci recare presso un presidio ospedaliero nel minor tempo possibile. Ma, come già detto, questo è lo scenario migliore: infatti sono in costante aumento gli individui che non superano una forte intossicazioni alimentare causata dai funghi.

Le pagine di cronaca, soprattutto durante questo periodo dell’anno, si riempiono di storie del genere e non sempre, purtroppo, hanno un lieto fine. Anche se il numero della popolazione formata è in costante crescita, sono ancora molti quelli che per divertimento o per passatempo, si ostinano ad andare per boschi o campagne a raccogliere funghi senza conoscerli bene mettendo a rischio se stesso e qualsiasi altra persona con cui decide di condividerli. Ma molte volte l’insidia si nasconde anche dove non avremmo mai pensato.

È di qualche giorno fa la notizia di una giovano ragazza calabrese che è finita d’urgenza al pronto soccorso dopo avere ingerito dei funghi sott’olio. La ragazza presentava tutti i sintomi riconducibili ad una classica intossicazione alimentare quali: disturbi gastrointestinali, vomito, dolori lancinanti, febbre, brividi, capogiri e addirittura allucinazioni. I micologi dell’ Azienda Sanitaria Locale hanno svolto tutti gli accertamenti del caso e hanno decretato che l’intossicazione è stata determinata da dal fungo Omphalotus olearius.

Da quanto ci dicono gli esperti, questa tipologia di fungo è molto velenosa e, apparentemente, sembrerebbe identico al Cantharellus Cibarius, che invece è commestibile in quanto non comporta nessuno squilibrio all’interno dell’organismo umano. L’intervento tempestivo dei medici ha salvato la ragazza, che adesso è ancora ricoverata ma finalmente fuori pericolo. L’ASL e tutti gli enti preposti hanno approfittato dello spiacevole evento accaduto per sensibilizzare ulteriormente la popolazione.