Intossicazione da funghi velenosi all’interno di questa marca di sott’olio: ecco quale

Per moltissimi italiani, il periodo autunnale, vuol dire una sola cosa: l’inizio della campagna di raccolta dei funghi. Sia gli esperti del mestiere che quelli che vanno soltanto per passatempo occasionale, sono tutti pazzi per i gustosissimi funghi ma è importante dire che, per raccogliere i funghi, è necessaria una formazione dato che è davvero molto semplice imbattersi in qualche fungo che conserva delle tossine. Proprio a tale riguardo, l’ASL e tutti gli enti preposti, hanno colto al balzo uno spiacevole evento accaduto proprio con i funghi per poter sensibilizzare ulteriormente la popolazione su questo argomento.

È di qualche giorno fa, infatti, la notizia di una giovane ragazza calabrese che è finita d’urgenza al pronto soccorso subito dopo aver ingerito dei funghi sott’olio. Purtroppo, i casi di intossicazione dai funghi sono in costante aumento e sono anche diversi gli individui che non riescono a superarla. Le pagine di cronaca, soprattutto durante questo periodo dell’anno, si riempiono così di storie del genere che non sempre hanno un lieto fine. Anche se il numero della popolazione preparata su questo argomento è in costante crescita, sono ancora tantissimi quelli che si ostinano ad andare per i boschi o le campagne a raccogliere funghi senza conoscerli. In questo modo mettono a rischio se stesso e qualsiasi altra persona con cui decide di condividerli.

Come dicevamo prima, è di solo qualche giorno fa, la brutta notizia di una ragazza calabrese finita d’urgenza al pronto soccorso dopo avere mangiato dei funghi sott’olio. La ragazza presentava tutti i sintomi che sono riconducibili ad una normale intossicazione alimentare quali: disturbi gastrointestinali, vomito, dolori, febbre, brividi di freddo, capogiri e addirittura allucinazioni. I micologi dell’ Azienda Sanitaria Locale hanno così svolto tutti gli accertamenti del caso ed hanno decretato, purtroppo, che l’intossicazione è stata determinata da un tipo di fungo chiamato Omphalotus olearius.

Da quanto ci dicono gli esperti, questa tipologia di fungo è tra le più velenose che ci possano essere e pare che sia appartenente, all’identico Cantharellus Cibarius, che però è commestibile dato che comporta alcuno squilibrio a livello dell’interno dell’organismo umano. L’intervento tempestivo dei medici ha potuto, fortunatamente, salvare la ragazza, che però è stata ricoverata per diversi giorni a seguire anche se totalmente fuori pericolo. Anche noi ci auguriamo che questo articolo, possa far accendere un piccolo campanello d’allarme in tutti colore che, andando a raccogliere i funghi senza avere un minimo di conoscenza, potrebbe mettere a rischio la vita di altre persone.