In questo articolo andremo alla scoperta del segno zodiacale che, più degli altri, deve stare attento in questi giorni. Quale sarà il segno sfortunato che non deve perdere un secondo di attenzione? La sfortuna per moltissima gente è soltanto una falsa credenza popolare, un assurdo e fantastico modo per giustificare i vari imprevisti o le giornate storte che di tanto in tanto vanno capitando: per altri la sfortuna, invece, è una vera compagna di viaggio, una specie di fedele amica che è sempre pronta a metterci lo zampino ogni qualvolta lo voglia, riuscendo molto spesso a rovinare i piani che ci eravamo prefissati e scatenando particolarmente delle emozioni contrastanti (che vanno dalla rabbia alla delusione).
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Ma perché la sfortuna continua a perseguitarci nonostante tutto? La risposta potrebbe sorprendervi: ad attirare questi spiacevoli eventi nefasti potrebbe essere proprio il nostro segno zodiacale, quel marchio di fabbrica del quale, purtroppo o per fortuna, non potremo mai liberarci. Il segno zodiacale che deve prestare la massima attenzione in ogni aspetto, durante queste giornate, è quello dell’Acquario. Si tratta di un segno che è uno dei più fluidi in quanto la sua capacità di adattarsi a qualsiasi circostanza può trasformarsi in certi casi in un vero e proprio problema.
La loro impazienza è, purtroppo, la miglior calamita per la sfortuna che vuole accelerare i tempi, vuole poter avere tutto e subito senza badare alle potenziali conseguenze a cui si potrebbe andare incontro e rischiando di attirare dei fastidiosi contrattempi. Il segno dell’Acquario è davvero molto originale, è indipendente, un vero sognatore caratterizzato dal grande bisogno di libertà ma talvolta anche di solitudine. E’ un segno imprevedibile, dall’equilibrio piuttosto instabile e costantemente proiettato in avanti, molto bisognoso di novità che detesta, con tutto se stesso, qualsiasi forma di costrizione anche se sa essere comunque una persona molto paziente e per certi versi anche comprensiva.
L’Acquario ci ricorda il racconto del diluvio universale, che è presente in moltissime tradizioni, con il suo eroe Noè, che riunì nella sua grande arca tutte le ricchezze, gli animali e gli uomini. Dopo in settimo giorno di diluvio, di tutto il resto dell’umanità non restò soltanto che del fango, dal quale Dio poi forgiò un uomo nuovo e rigenerato. Questa è la parabola che mira a simboleggiare il passaggio dell’uomo dalla sua percezione egocentrica della personalità (il Leone) fino alla saggezza estesa al tutto (tipica dell’Acquario).