È notizia di qualche giorno fa che un consumatore abituale di riso ha trovato dei vermi all’interno di una confezione sigillata. L’espressione che quest’uomo ha utilizzato è stata “tra i tanti chicchi ce ne sono molti che si muovono”. Purtroppo la confezione era veramente molto contaminata, tanto da comportare proprio ribrezzo nel consumatore. L’idea che in molti si sono fatti è che il riso confezionato appartenesse ad una raccolta effettuata molti mesi fa e che quindi non era più idonea.
L’azienda, di contro, ha risposto che si tratta di un episodio alquanto improbabile che accada in quanto, ci spiegano che il riso dopo essere stato lavato e trattato viene immediatamente confezionato in confezioni sottovuoto proprio per evitare episodi del genere e quindi la proliferazione di eventuali organismi contaminanti che vadano ad alterare la conformità e l’integrità dell’intero prodotto. Concludono affermando che probabilmente la contaminazione è avvenuta in quanto la confezione è rimasta aperta all’interno della dispensa del consumatore.
Il consumatore afferma convintamente che nella sua dispensa non vi è traccia di insetti e che quindi la contaminazione non è partita da lì. A mediare tra le due parti vi sono le associazioni a tutela del consumatore che cercano di capire quali siano state le reali cause scatenanti la contaminazione. Ovviamente non è possibile accertare tutti gli scenari possibili, di certo c’è che per tempo sono state allertate le Aziende Sanitarie Locali così da poter far partire tutti i protocolli del caso.
Il Ministero della Salute ha diramato l’ordine di ritiro dell’intero lotto così da evitare che eventuali altri alimenti contaminati vengano acquistati dai consumatori, ma soprattutto per effettuare tutti i controlli e le analisi necessarie per accertarsi che la contaminazione non sia pericolosa per l’organismo umano. Si tratta di una marca molto conosciuta di riso basmati. Anche i dipendenti del supermercato dove è stato acquistato il riso sono rimasti scioccati: in tanti anni di servizio non avevano mai riscontrato problemi di questo genere con questa nota marca produttrice di generi alimentari.
In molti, vista la frequenza con la quale accadono questi spiacevoli equivoci, si chiedono come bisogna comportarsi. Gli esperti ci dicono che certamente il primo passo da fare è quello di recarsi presso il punto vendita in cui abbiamo acquistato il prodotto contaminato; questi hanno l’obbligo di ritirarlo e rimborsarci. Nello stesso momento sono tenuti a segnalare alle ASL di competenza quanto accaduto segnalando il numero di lotto e attendere direttive dal Ministero della Salute.