Le castagne sono dei frutti che questo fresco mese di ottobre ci regala. Queste, specialmente quando sono ancora attaccate agli alberi, sono contenute all’interno di una simil capsula che, comunemente, viene chiamata riccio: questa denominazione deriva dal fatto che presenta numerose spine e quindi ricorda la conformazione del riccio, l’animale.
Le castagne sono estremamente amate sia dai grandi che dai bambini, in quanto sono davvero semplici da sbucciare e, una volta messe in bocca, riescono a sprigionare un gusto dolciastro capace di catturare i nostri palati.
Le castagne, oltre ad essere buone, sono anche fonti di minerali e vitamine che sono utilissimi nel periodo autunnale per contrastare al meglio le influenze stagionali. Studi hanno dimostrato che le castagne contengono un quantitativo non indifferente di elementi come il potassio, il fosforo, lo zolfo, il magnesio, il calcio e, soprattutto, il ferro.
Il quantitativo di ferro presente è estremamente utile per contrastare patologie come l’anemia; inoltre, è presente anche dell’acido folico, sostanza che le donne in gravidanza dovrebbero assumere quotidianamente in quanto contribuisce ad eliminare le possibilità di malformazioni del feto.
Altre vitamine contenute nelle castagne sono la vitamina C e la vitamina B: bisogna attenzionare, però, che la vitamina C in questo caso si trova sotto la forma idrosolubile e che quindi la cottura delle castagne stesse potrebbe comportare un grosso danneggiamento della vitamina.
Gli esperti, infatti, ci consigliano di mangiarle così per come le troviamo in natura, in modo tale che riusciamo ad acquisire tutte le proprietà nutrizionali benefiche che queste contengono. Se il ferro riesce a curare l’anemia, il fosforo contenuto nelle castagne si prende cura del nostro cervello.
La letteratura medica riporta che le castagne sono considerate un ottimo rimedio naturale per contrastare lievi disturbi come ansia, depressione o periodi di forte stress. Un altro effetto benefico delle castagne nel nostro organismo lo vediamo nell’intestino: grazie all’alto contenuto di fibre, riescono ad aumentare la motilità intestinale e quindi a contrastare la stitichezza.
In molti tra i consumatori lamentano senso di pesantezza e acidità subito dopo averle ingerite: i medici ci consigliano che, per aumentare la loro digeribilità, è necessario cuocerle per bene oppure limitarsi nel mangiare a crudo.
Le castagne e , di conseguenza la loro assunzione, non presentano particolari controindicazioni, in quanto si tratta di frutti estremamente semplici. L’unica nota negativa potrebbe essere rappresentata dall’alto quantitativo di amido contenuto. Come nel caso delle patate, anche le castagne contengono amido e se queste vengono consumate assiduamente potrebbero generare un’ipersensibilità nei soggetti che, solitamente, soffrono già di disturbi gastrointestinali andando incontro all’insorgenza della sindrome del colon irritabile.