Il colesterolo è un composto organico che appartiene alla famiglia dei lipidi steroidei che svolge, nel nostro organismo, diverse funzioni biologiche ed essenziali. Si tratta di un componente delle membrane cellulari, di cui regola la fluidità e la permeabilità ed è anche il precursore della vitamina D, dei sali biliari. Nonostante questo ruolo biologico di primo piano, quando esso circola nel sangue in concentrazioni superiori rispetto alla norma si trasforma in un acerrimo nemico per la nostra salute.
Il colesterolo alto, si definisce così quando supera i 240 mg/dl, ed è una patologia che colpisce sempre di più in modo indifferente sia gli uomini che le donne. E’ una molecola di grasso coinvolta in molti processi metabolici del nostro organismo, quale ad esempio la digestione ma soprattutto per la costruzione della parete cellulare. Oltre a tutte queste funzioni, il colesterolo è il principale costituente principale delle placche aterosclerotiche, che ostruiscono le arterie depositandosi sulle pareti delle stesse e si tratta di lipoproteine a bassa densità, conosciute meglio come colesterolo cattivo o LDL. Tale condizione è spesso associata ad un forte sviluppo di malattie e di patologie cardiovascolari.
Ogni anno i numeri che riportano le morti a causa di questa patologie sono sempre più alti e per quanto riguarda il colesterolo buono, o HDL, è invece costituito da lipoproteine ad alta densità e, di conseguenza non va ad intaccare le pareti delle nostre arterie, ma anzi si occupa di liberarle. Sono in molti a credere che queste patologie interessino una sola fetta di popolazione, maggiormente quella sopra i cinquanta anni di età, ma non è affatto così. Infatti sono veramente tanti i casi di ragazzi e anche bambini, che presentano la cosiddetta “ipercolesterolemia familiare”: trasmissione di tipo verticale che comporta l’adeguarsi ad una dieta corretta ed equilibrata, evitando quindi cibi contenenti alte percentuali di grassi.
I medici nutrizionisti consigliano a questi pazienti di evitare a tutti i costi alcuni cibi che contribuiscono soltanto a peggiorare la situazione, ecco la lista:
–Carni rosse, insaccati e frattaglie (salsiccia, salame, würstel);
-Formaggi stagionati e latticini grassi(strutto, gorgonzola, scamorza);
–Alimenti fritti (pesce, carne panata e verdure pastellate);
-Frutta troppo zuccherata o grassa (banane, avocado);
-Prodotti da forno e industriali (merendine, crackers, fette biscottate);
-Bevande zuccherate (compresi i succhi di frutta confezionati, gli energy drink, ma anche the e limonata confezionati, oltre che alle varie bibite gassate).