E’ sempre buona cosa leggere le etichette presenti sui prodotti che si acquistano al supermercato, tra cui le date di scadenza al fine di evitare spiacevoli sorprese. Ciò che forse non si sa è che anche l’acqua in bottiglia ha una data di scadenza scritta sulla confezione che sia di plastica o di vetro. Quindi anche l’acqua è uno di quei prodotti che non può essere consumato “per sempre”. La data di scadenza dell’acqua presente in bottiglia di solito è compresa tra 1 e 3 anni dall’imbottigliamento e dipende anche molto dal suo materiale e del produttore.
Sulle confezioni di acqua che acquistiamo è possibile leggere, in genere sul tappo ma anche su una parte della bottiglia, la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” e la data (composta da mese e anno) entro cui è raccomandato consumare quell’acqua. Anche sull’acqua che compriamo al supermercato è presente il simbolo TMC, ovvero il Termine Minimo di Conservazione ma non si tratta di una data di scadenza categorica come quella che troviamo sulle etichette.
Però, in realtà, a scadere non è l’acqua, ma il fatto che sia all’interno di un materiale come la plastica che col passare del tempo può esporre dei rischi per la nostra salute ed è per questo motivo che va consumata entro una determinata data. Sappiamo infatti che, col passare del tempo, la plastica può rilasciare delle sostanze chimiche nell’acqua imbottigliata e ciò rappresenta un rischio serio per la salute. Ci sono alcuni studi effettuati nell’ anno 2018 che hanno dimostrato come dalle bottiglie di plastica possano migrare sostanze chimiche come antimonio e bisfenolo A (BFA).
Se queste sostanze vengono ingerite giornalmente, tendono ad accumularsi nel corpo, creando dei problemi e lo sviluppo di malattie all’intestino, ai polmoni e al sistema immunitario. Un altro fattore che potrebbe accelerare il rilascio delle sostanze dannose è l’esposizione delle bottiglia d’acqua al calore. Alcuni studi hanno dimostrato come le temperature alte siano in grado favorire non soltanto una maggiore esposizione a queste sostanze, ma anche una maggiore crescita di batteri.
Quando si acquista l’acqua imbottigliata (soprattutto se sono realizzate in PET, come quelle presenti al supermercato) è opportuno conservarle in un luogo fresco e soprattutto al riparo dalla luce diretta del sole. Bisogna evitare di tenere le bottiglie per molto tempo al caldo soprattutto in macchina in estate o sul balcone di casa. Queste buone abitudini possono promuovere una buona conservazione dell’acqua e ridurre il rischio di ingerire sostanze dannose per la salute.
Inoltre un’altra caratteristica da considerare è che all’acqua gassata, ad esempio, una volta scaduta, potrebbe diventare liscia e perdere così l’effetto delle bollicine. Risultati allarmanti invece sono per ciò che riguarda le acque minerali: secondo un recente test tedesco, è stata riscontrata la presenza in tracce di metalli pesanti in molti marchi italiani.