In questo articolo parleremo della notizia che ultimamente sta facendo scalpore: la quasi introvabile acqua frizzante. Lo so, sarete sconvolti perché è davvero molto buona ma purtroppo forse dovremmo cominciare a dirle ‘addio’. Ma perché? Cosa sta succedendo?
L’acqua frizzante sta iniziando a scarseggiare nei supermercati e ben presto il suo prezzo aumenterà notevolmente: vediamo perché la linea di produzione si è fermata. L’acqua frizzante presto non sarà più disponibile nei supermercati e, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali, colui che produce circa un miliardo e mezzo di bottiglie all’anno, ha fermato le linee di produzione dei prodotti gassati per via della mancanza di anidride carbonica.
Il problema è che le aziende che producono la Co2 preferiscono destinarla alla sanità e quindi essa rischia di finire presto. La Co2 è diventata praticamente introvabile e tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione: sono, infatti, tutti disperati, e questo è un altro problema molto grave che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo tutte le fonti. Le scorte di acqua frizzante nei magazzini dei supermercati sono sempre meno e, una volta terminate, molto presto potrebbe non essercene completamente più; la colpa è sicuramente anche della crisi energetica che rischia di colpire perfino questo settore.
La maggior parte dell’acqua frizzante che si trova nel nostro Paese è costituita da acqua minerale che viene poi addizionata all’anidride carbonica attraverso il processo di carbonazione. Il corto circuito potrebbe, però, non colpire solo la produzione di acqua con le bollicine, ma addirittura tutto l’intero settore alimentare compresa la produzione dolciaria che ha bisogno del gas addizionato per poter preparare gli alimenti tanto amati da tutti i consumatori. Al momento, i produttori sono comunque in attesa dei rifornimenti dall’estero, ma ciò potrà far funzionare la linea di produzione per poche ore oppure al massimo per pochi giorni.
Curiosità: l’Italia è il primo paese d’Europa e uno dei primi in tutto il mondo per il consumo di acqua in bottiglia di plastica con una media che va oltre i 200 litri l’anno per ogni singolo italiano. Adesso la crisi ha colpito anche questo settore e questo potrebbe portare, data la grande richiesta dell’acqua frizzante, a nuovi rincari che si vanno, dunque, aggiungendo a quelli già presenti e che andranno a pesare sulle tasche degli italiani e nel loro carrello della spesa.