Ecco perché l’acqua frizzante verrà tolta dal commercio

Vi sarete sicuramente accorti che oramai da non poco tempo, al supermercato l’acqua gassata sembra essere diventata introvabile. Vediamo insieme a cosa è dovuto questo fenomeno e scopriamo il perché. Il motivo preciso per cui non si trova quasi più acqua frizzante sugli scaffali di tutti i supermercati, è dovuto a vari fattori, ma principalmente alla carenza di anidride carbonica. Infatti, la maggior parte delle acque frizzanti che troviamo in commercio non sono così naturalmente, ma subiscono un delicato processo, chiamato addizionamento.

Dunque, vengo addizionate con anidride carbonica, la quale conferisce loro la caratteristica frizzantezza. Ma purtroppo come accennato in precedenza, da alcune settimane, i produttori di acque minerali, non riescono più a trovare sul mercato i fornitori di anidride carbonica necessaria a imbottigliare l’acqua frizzante. Nonostante ciò, dobbiamo essere sinceri ed affermare che il problema non è una novità, ma esiste già da un po’ di tempo, ed ora è diventato davvero lampante, tanto che alcuni grandi produttori hanno dovuto persino interrompere la produzione.

Il primo ad aver infatti sollevato il problema era stato proprio un rappresentante di un’azienda molto famosa e conosciuta anche all’estero. Per essere precisi, aveva annunciato anche lo stop alla produzione di acqua frizzante fino almeno alla fine del mese di agosto, proprio a causa dell’introvabile dell’anidride carbonica. Continua dicendo che i fornitori con cui l’azienda ha instaurato un contratto gli hanno spiegato che non conviene più produrla e che di conseguenza hanno fermato gli impianti.

Introvabile e anche molto costosa, questa dunque è la conclusione, un mix che lascia poco margine. Inoltre dobbiamo specificare che i produttori di Co2 preferirebbero al momento orientarsi verso il mondo della sanità anziché il mondo dell’acqua. In questo periodo a provocare però la “tempesta perfetta” e peggiorare la situazione, vi è anche la crisi internazionale e l’aumento dei costi. Infatti, proprio a causa di ciò è salito anche il prezzo della plastica, con un conseguente rallentamento nella produzione di bottiglie.

C’è poi da considerare anche la crisi per il noleggio di furgoni e si registra a livello internazionale una severa crisi di autisti professionisti. Insomma, questa tempesta è costituita da una serie di fattori concatenati che hanno provocato l’assenza dell’acqua gassata dai nostri supermercati. Un peccato, ma nonostante ciò, ricordiamo che la bevanda più sana rimane l’acqua liscia. E questa, per fortuna, al momento c’è ancora. Anche se i repentini cambiamenti climatici e la siccità che si va espandendo, devono imporci un cambio di registro sugli stili di vita.