La pasta è un alimento la cui presenza è indispensabile nelle case di ogni italiano. Si tratta di un alimento che possiede una grande versatilità e, inoltre, ci permette di assumere tutte le calorie necessarie per un pasto in meno di quindici minuti. Infatti, basta aggiungere un qualsiasi condimento, preparato da noi oppure acquistato già pronto, per ottenere un ottimo piatto sia per il nostro palato che il fabbisogno del nostro corpo. Ma, nonostante tutti questi ottimi motivi, la pasta è l’alimento su cui vengono svolti maggiori controlli biologici e non.
Questi controlli derivano dalla rilevata presenza di contaminanti proprio all’interno dell’alimento stesso. Per rilevare queste sostanze tossiche per il nostro organismo, sulla pasta vengono effettuate delle analisi specifiche con cadenza quotidiana. Proprio durante l’ultimo controllo è emerso che campioni provenienti da note marche del settore contengono una quantità ben oltre la soglia di pesticidi, Don e glifosfato. La preoccupazione degli esperti è rivolta ai consumatori di età pediatrica, in quanto le dosi potrebbero essere addirittura mortali se assunte da un organismo non adulto.
Secondo quanto emerge dai dati che gli esperti hanno divulgato, il Don è stato ritrovato in oltre metà dei prodotti analizzati. I marchi analizzati sono stati veramente tanti e molto diversi tra loro, ma il risultato ha destato non poche preoccupazioni. Infatti, molti si sono molti marchi si sono avvicinati alla soglia massima di presenza consentita, circa 750 microgrammi/kg, ma purtroppo altri l’hanno pure superata. L’elevata presenza di Don in questi alimenti comporta seri problemi se ingeriti da un organismo adulto, ma potrebbero addirittura comportare gravissimi problemi nei bambini.
Per quanto riguarda il glifosfato invece i risultati derivanti dalle analisi non sono così gravi e si dipinge uno scenario meno catastrofico. La prima buona notizia da darvi è che la sua presenza è stata riscontrata in soli due campioni di pasta analizzati e i valori sono molto al di sotto della soglia massima consentita dal Ministero della Salute. Non è ancora chiaro se glifosfato sia tossico, ma presente in queste quantità diventa innocuo anche per un individuo pediatrico. La tossicità dipende dalla presenza delle micotossine. Si tratta di sostanze di origine naturale che contaminano l’ambiente in cui trovano.
L’AIRC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro) considera alcune di queste tossine estremamente cancerogene. Il Don e tra le meno pericolose, ma comporta all’organismo che lo ha assunto problemi gastrointestinali come nausea, rifiuto del cibo, vomito e dissenteria. Questi problemi si riscontrano tra consumatori adulti, diversa è la situazione se si tratta di pazienti pediatrici. Proprio per questo gli esperti consigliano di leggere sempre l’etichetta del prodotto e di preferire alimenti che derivano da materie prime italiane.