Attenzione alla farina di grillo: ecco cosa può succedere

Ormai è una questione ben consolidata, possiamo introdurre gli insetti nella nostra dieta. Sembra a dir poco surreale, ma è del tutto vero. Nonostante ciò quello che ci fa sapere l’Unione europea, è che previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (denominata semplicemente come Efsa), ha autorizzato l’immissione in commercio di polvere parzialmente sgrassata di grilli domestici, come richiesto preventivamente da Bruxelles nel luglio 2020.

Tutto ciò non riguarda solo i grilli, dovete sapere che inoltre l’Ue ha già autorizzato la vendita anche della larva gialla della farina e della locusta migratoria. Insieme alla farina di carcassa di grillo, potremmo ritrovare queste prelibatezze in vari alimenti, come ad esempio nel pane, nei cracker, nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle birre, nelle patatine e in tanti altri cibo. Ma attenzione, poiché c’è un piccolo problema. È stato provato da recenti studi che gli insetti possono essere tossici e in rari casi, provocare reazioni allergiche.

Il bello è che lo scrive la stessa Commissione dell’UE, la quale infatti ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità della farina di grillo. Eppure, non è finita qui, perché subito dopo, nel documento appare una frase sconcertante, la quale afferma che la Commissione ritiene che non sia opportuno segnare la presenza di questa sostanza sulle etichette degli alimenti. Un po’ un controsenso oserei dire. Se non fosse un problema maledettamente serio, sembrerebbe una barzelletta.

Però non dobbiamo prenderla alla leggera, perché gli insetti contengono la “chitina”, la quale non può essere digerita dal nostro intestino. Solitamente può essere tranquillamente ingerita da uccelli e da rettili, ma non dagli umani. Inoltre, la chitina può favorire l’insorgere di malattie e infezioni parassitarie anche gravi, oltre a essere potenzialmente cancerogena per il nostro organismo. Non dimentichiamo infine che il consumo di farine di grillo può anche arrivare a provocare reazioni dannose nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere.

Ma ciò non è abbastanza, infatti il substrato con cui vengono alimentati gli insetti contiene un notevole quantitativo di allergeni, i quali possono risultare presenti in molti alimenti. Ce n’è abbastanza per chiedere che non sia consentito l’utilizzo di farine di insetto, almeno fino al momento che non saranno realizzati studi seri e approfonditi sulle conseguenze che possono provocare. Direi che è arrivato il momento di finirla di giocare con la salute della gente per cercare di favorire in ogni modo gli interessi economici dei soliti noti.