Il tonno in scatola è un alimento popolare e conveniente che viene utilizzato in molte diete. Tuttavia, ci sono alcune preoccupazioni per la salute legate all’uso eccessivo di tonno in scatola. Ecco perché potrebbe essere pericoloso per la salute e cosa si dovrebbe considerare prima di consumare questo alimento.
Contenuto di mercurio
Il tonno è un pesce che vive a lungo e si trova a diverse profondità dell’oceano. A causa di questo, può accumulare elevate quantità di mercurio, un metallo pesante tossico. Il mercurio può causare danni irreversibili al sistema nervoso, al fegato e ai reni.
Il tonno azzurro, una delle specie più comuni utilizzate per la produzione di tonno in scatola, è a rischio di estinzione. La pesca eccessiva e la sovrapesca stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questa specie. Inoltre, alcune specie di tonno possono contenere livelli pericolosi di mercurio.
Contaminazione da idrocarburi
Il tonno in scatola può essere contaminato da idrocarburi, come la diossina, che sono sostanze chimiche pericolose e cancerogene. Queste sostanze sono spesso presenti nelle acque inquinate vicino alle coste e possono essere ingerite dal tonno durante la pesca.
Dieta sbilanciata
Il tonno in scatola spesso contiene elevate quantità di sodio e di grassi saturi, che possono contribuire a una dieta sbilanciata e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, obesità e diabete.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare il consumo di tonno a non più di 600 grammi alla settimana, per evitare l’accumulo di mercurio nel corpo. Tuttavia, molte persone consumano quantità eccessive di tonno in scatola, che possono aumentare il rischio di effetti negativi sulla salute.
Ci sono molte alternative sane al tonno in scatola, come il salmone selvatico, il sgombro e il pesce azzurro. Questi pesci sono più sostenibili e meno contaminati rispetto al tonno azzurro e possono essere utilizzati come sostituti sani e nutrienti.