“Mangiare pollo con colesterolo e glicemia: quali sono le conseguenze?”

Se noi dovessimo scegliere tra la carne rossa e quella bianca per cercare di limitare l’aumento del colesterolo nel sangue, tutto ciò sarebbe indifferente. Sembrerà strano, ma è proprio così. L’impatto di una fetta di petto di pollo o di una bistecca di manzo sui valori ematici di un grasso molto importante per l’organismo è una cosa da non sottovalutare. Inoltre, se l’aumento del colesterolo supera i limiti consentiti, può essere in grado di determinare un aumento del rischio cardiovascolare.

Dunque, per mantenere i livelli di colesterolo nel sangue entro i limiti di normalità, l’ideale sarebbe la limitazione del consumo di grassi saturi. Questi tipi di grassi sono contenuti prevalentemente nei prodotti animali, anche se talvolta sono anche presenti nei prodotti industriali e nelle fritture. Inoltre, dobbiamo ricordare che le variazioni dei livelli di colesterolo non dipendono soltanto dalla dieta, dato il fatto che la maggior parte di esso è sintetizzato dal nostro organismo.

Un eccesso di colesterolo nel nostro organismo può comportare l’insorgere di diverse malattie, come quelle cardiovascolari, sia tra le persone sane sia tra coloro già vittime di un infarto. Di conseguenza, tra le prime raccomandazioni per evitare situazioni gravi c’è quella di ridurre l’apporto di grassi saturi attraverso la dieta. La maggior parte dei grassi, infatti, deriva da prodotti come carni, latte, uova e formaggi. trascorsi senza carne. Siamo soliti suddividere la carne in due tipologia: le carni rosse (bovino, equino, caprino) e quelle bianche, come pollo, tacchino e coniglio.

Secondo l’opinione comune quella rossa è considerata la meno salutare (anche se in realtà ciò spesso è determinato dalla tipologia di cottura e condimento). La “selezione” tra i due tipi di carne si fa più complessa per chi soffre dell’incidenza di colesterolo e  elevati. Chi soffre di problematiche relative al colesterolo dovrebbe limitarsi nel consumare la carne, mangiandola solo un paio di volte a settimana. Per chi soffre di glicemia alta, si consiglia invece il consumo di carni bianche.

Ma ciò non basta; è essenziale anche un’attività fisica, visto anche che un consumo eccessivo di carne porta anche ad un eccesso di aumento di peso. Il pollo è una carne indicata per chi vuole abbassare la glicemia. Ovviamente, esso va consumato ben cotto perché altrimenti, se mangiato crudo, potrebbe provocare diarrea, crampi addominali, sanguinamento, nausea e vomito. In caso di colesterolo alto, è consigliabile consumare verdure, legumi, frutta fresca e secca, cereali integrali, olio extravergine di oliva e pesce.