Numerosi studi hanno evidenziato la presenza, in diversi tipi di latte, la presenza di antibiotici e antinfiammatori. Queste sostanze sono molto pericolose: esse, infatti, possono essere nocive per il nostro organismo, soprattutto per quello dei bambini. Inoltre, col passare del tempo, ciò potrebbe portare al fenomeno dell’antibiotico resistenza che causa una assuefazione del nostro organismo agli antibiotici. La conseguenza è che, nel momento in cui ne abbiamo effettivamente bisogno, possa capitare che essi non facciano il loro effetto.
Purtroppo, dobbiamo rivelare anche il fatto che nel latte sono stati trovati anche residui del cortisone. Ciò vuol dire che sia le mucche che producono questo alimento assumono questi medicinali sia che alcune volte vengono anche aggiunti al latte durante la sua preparazione o quando viene trattato e confezionato. Attenzione: tutto ciò avviene anche nonostante i numerosi controlli che vengono apportati al prodotto finito. Di conseguenza è importante, nel momento in cui ci accingiamo ad acquistarlo, fare una semplice selezione naturale, non facendoci ingannare dal basso prezzo.
È importante che soprattutto i più piccoli non assumo mai quotidianamente prodotti che contengono antibiotici. Il latte e i suoi derivati sono alimenti di grande importanza per il nostro organismo. Esso è prodotto in tutto il mondo con sistemi metodi di realizzazione molto diversi tra di loro. Un tipo di malattia infettiva che dobbiamo accennare è la “mastite”, una delle più frequenti negli animali da latte. Tale malattia causa importanti perdite economiche nell’industria lattiero-casearia. Altre malattie infettive comuni nelle vacche da latte sono quelle che colpiscono le vie respiratorie e quelle a carico dell’utero.
Sono numerosi i fattori che influenzano la concentrazione dei residui nel latte. Tra di esse possiamo accennare alle caratteristiche e la salute dell’animale, la quantità e la tipologia di antibiotico somministrato, la modalità di somministrazione degli antibiotici ecc. Gli antibiotici, infatti, devono essere somministrati sotto la prescrizione di un veterinario, utilizzando prodotti autorizzati e rispettando la dose. Una volta somministrato nel corpo dell’animale, la maggior parte dell’antibiotico viene metabolizzato.
Tuttavia, parte del farmaco può persistere per molto tempo nel corpo dell’animale. Questo è un fattore a cui dobbiamo prestare attenzione; infatti, la presenza di questi farmaci, conseguenzialmente, può essere rintracciata nel latte e nella carne. Tra i tipi di medicinali che presenti nel latte, molti studiosi hanno rivelato la presenza di cortisone (come precedentemente detto), antinfiammatori e antibiotici, utilizzati, appunto, per curare la mastite degli animali.