Peggiori marche di acqua: ecco quali sono

Tutti siamo consapevoli del fatto che l’acqua è alla base del corretto sviluppo di tutte le forme di vita conosciute e quella in bottiglia è uno dei prodotti di maggior consumo nel nostro paese. In commercio esistono una miriade di tipi di acqua in bottiglia, uno diverso dall’altro, solitamente si differenziano a seconda di alcuni criteri ben specifici, ma prima di citarli in modo approfondito, dobbiamo capire insieme perché è importante distinguere tra i diversi tipi di acque.

Se dobbiamo classificare l’acqua secondo i canoni di legge, dobbiamo affermare che l’acqua minerale naturale è quell’acqua che proviene necessariamente da una sorgente, naturale o meno che sia, la quale deve essere tenuta al riparo da ogni rischio di inquinamento. Le acque minerali naturali si distinguono, pertanto, dalle acque potabili per la loro contraddistinta purezza originaria, per il tenore in sali minerali, per gli oligoelementi e per altri costituenti ed eventualmente, tra questi fattori, possiamo anche annoverare i loro effetti sul nostro organismo.

Possono essere commercializzate come acque minerali naturali solo quelle acque che hanno ottenuto l’importante riconoscimento di questo loro status da parte del Ministero della Salute. Adesso che abbiamo acquisito qualche informazione in più, siamo pronti per esaminare uno per uno, sulla base di diversi criteri, le varie classificazioni di acqua. Il criterio principale che permette di classificare l’acqua in bottiglia è la quantità di sali minerali contenuta in esse e che distingue i tipi di acqua in minimamente mineralizzata, oligominerale, minerale, ed infine ricca di sali minerali.

La quantità di sali di un’acqua minerale naturale inoltre, è un fattore fondamentale per determinare la sua destinazione d’uso. Vediamo insieme di cosa si tratta. L’acqua minimamente mineralizzata possiede un valore di sali minerali, che viene calcolato come residuo fisso a 180°C, solitamente non superiore a 50 mg/l; è un’acqua molto leggera. La sua particolarità è che riesce a stimolare la diuresi, di conseguenza è molto indicata nel momento in cui si fa uso di alimenti come il latte in polvere e altri alimenti adatti al periodo dell’infanzia.

L’acqua oligominerale viene anche chiamata leggermente mineralizzata, il suo contenuto di sali minerali non superiore a 500 mg/l; favorisce anch’essa la diuresi ed è indicata nelle diete iposodiche. Per quanto riguarda l’acqua minerale, il contenuto di sali minerali ha un valore compreso tra 500 e 1500 mg/l. Infine abbiamo l’acqua ricca di sali minerali, dove il residuo fisso a 180 °C è superiore a 1500 mg/l,dunque è proprio questa l’acqua da evitare e va consumata solo sotto controllo medico