L’assunzione di farmaci è un gesto tanto comune a cui molte volte non si presta la dovuta attenzione, invece va fatto con criterio e consapevolezza. Come prima cosa, dobbiamo puntualizzare che il cittadino deve sempre avere un buon dialogo con il proprio medico curante, il quale in teoria ci indirizza verso l’assunzione di questa o quella medicina, facendo in modo di essere capiti. Proprio per questo motivo è necessario essere chiari nel descrivere i propri disturbi, documentando il proprio stato di salute con relativi esami eventualmente eseguiti in passato, così da fornire al medico un quadro clinico generale.
Un altro fattore da tener bene a mente è il dosaggio. Assumere una medicina al di sotto della sua dose minima significherebbe non avere nessun effetto, mentre al contrario, assumerla al di sopra della sua dose massima porterebbe ad avere effetti collaterali e tossici. E’ altrettanto ovvio che non esiste un “giusto” dosaggio uguale per tutti i soggetti, infatti quest’ultimo scaturisce da diversi fattori messi in relazione, tra cui troviamo l’età, il peso, le terapie già in corso, lo stato generale di salute e l’eventuale gravità della malattia da curare.
Come per le dosi, anche il rispetto dei tempi è fondamentale affinché la terapia sia efficace e tollerata. Quindi, è importante non assumere le dosi prescritte a intervalli più brevi o più lunghi di quelli raccomandati dal proprio medico di fiducia. Non si deve neanche pensare di interrompere l’assunzione del farmaco perché “sto già meglio”, bisogna sempre seguire il consiglio del medico. Soprattutto per quanto riguarda la medicina occidentale, si ricorre molto spesso ai farmaci per curare una serie di disturbi cronici o anche semplicemente per eliminare sintomi fastidiosi.
Proprio per curare e intervenire su queste tipologie di disturbi, in commercio troviamo una miriade di medicinali che il soggetto può acquistare in farmacia in piena autonomia senza il bisogno di presentare una specifica prescrizione. Quest’ultimi vengono comunemente chiamati farmaci da banco, i cosiddetti OTC, che non implicando l’obbligo della ricetta medica e possiamo dire che rappresentano una forma di automedicazione. Tuttavia si raccomanda di fare attenzione a questi farmaci e antidolorifici, poiché è stato provato che possono far male al cuore e provocare ictus.
Di conseguenza, non si dovrebbe infatti assumere un medicinale con leggerezza solo perché non è necessario che sia il medico curante o uno specialista a prescriverlo. Altre tipologie di farmaci da banco invece potrebbero arrecare più danni che benefici, poiché se da un lato il farmaco assicura un rimedio ad uno stato di malessere, dall’altro molto spesso provoca danni ed effetti indesiderati