Di recente sono state pubblicate tutta una serie di richiami dove è stata segnalata la presenza di tossine e sostanze cancerogene in alcuni prodotti alimentari venduti negli scaffali di diversi supermercati italiani. Si tratta, in particolare, di cibi segnalati per la possibile presenza di aflatossine in alcuni casi e presenza di noce betel in altri. Le aflatossine sono delle micotossine prodotte da due specie di Aspergillus. Quest’ultimo è fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da un clima caldo e umido.
Si sa che attualmente è in atto il cambiamento climatico e si prevede che esso possa avere un impatto molto forte e sicuramente rivelante sulla presenza di aflatossine nei prodotti alimentari in tutta Europa. Dobbiamo precisare che le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, di conseguenza l’esposizione del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile, altrimenti ciò potrebbe comportare l’insorgenza di alcune malattie.
Le aflatossine possono essere presenti in vari prodotti alimentari: ricordiamo ad esempio le arachidi, la frutta a guscio, il granoturco, il riso, i fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. In natura esistono varie tipologie di aflatossine. Sicuramente, la più diffusa è l’aflatossina B1 nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti e forti in termini di genotossicità e cancerogenicità. È prodotta sia dall’Aspergillus flavus sia dall’Aspergillus parasiticus.
L’aflatossima M1, invece, è uno dei principali metaboliti dell’aflatossina B1 sia nell’uomo sia negli animali. Essa può essere presente nel latte proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati da aflatossina B1Tra i tanti elementi di contaminazione presenti negli alimenti ce ne sono alcuni del tutto naturali, ma non per questo meno pericolosi. Per esempio, possiamo citare anche le micotossine, ovvero delle sostanze prodotte da funghi che crescono su varie tipologie di vegetali diversi: spesso le ritroviamo nel cibo e possono causare numerose patologie.
L’entità di questa patologia dipende da molti fattori: il tipo di micotossina, la quantità ingerita, la durata dell’esposizione, e tutta una serie di interazioni con genetica, stato di salute e nutrizionale del soggetto, presenza o meno di altre sostanze tossiche. La maggior parte delle volte le micotossicosi sono dovute al consumo di alimenti che contengono queste tipologie di tossine: ricordiamo, a titolo d’esempio, prodotti vegetali, mais, cereali, arachidi, frutta secca.