“La cannella fa male”: attenzione, ecco cosa succede

La cannella è una delle spezie più conosciute, più antiche e saporite del mondo. Appartiene ad un particolare genere, chiamato cinnamomum, il quale a sua volta fa parte della famiglia delle lauraceae. Per essere più precisi, con il termine cannella, si indica la corteccia di cinnamomum. Inoltre, di questa particolare spezia, ci sono molte specie che si differenziano per vari fattori, come ad esempio per odore, per sapore o per colore a seconda della zona o della terra di origine.

Le più importanti sono due: la cinnamomum zeylanicum, la quale non è altro che un piccolo albero di Ceylon, coltivato anche a Giava e nelle Indie Occidentali e la cannella cinese, chiamata anche cinnamomum cassia. La cannella è una spezia comunemente utilizzata nella cucina italiana e, come accennato in precedenza, è facilmente distinguibile per il suo colore, il quale va dal nocciola al rosso-bruno, e per il caratteristico profumo. Questo alimento, viene spesso usato in cucina poiché riesce a rendere il cibo molto più gustoso.

Tutt’oggi è utilizzata prevalentemente per la preparazione e la guarnizione di dolci come ad esempio le torte, i biscotti, la frutta, le caramelle, le creme, ecc.. Infine, il suo gustoso bastoncino può essere aggiunto alla cioccolata calda per darle un sapore più particolare e può essere usato anche come alternativa ai conservanti alimentari tradizionali. Nonostante ciò, come ogni tipo di spezia, anche la cannella è sconsigliata in alcune condizioni.

Per essere precisi, i medici sconsigliano l’assunzione di cannella in presenza di ulcere o di infiammazioni del tratto gastrointestinale (esofagiti o gastriti), è bene non assumerne perché potrebbe aumentare l’acidità gastrica. Molti non sanno che la cannella contiene la cumarina, la quale non è altro che una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni, di conseguenza, è importante evitare un utilizzo troppo elevato di cannella in caso di ridotta funzionalità epatica e renale. Non dimentichiamo che proprio a causa del suo effetto sulla riduzione dei valori degli zuccheri nel sangue, le persone affette da diabete devono stare più attente.

Questo perché prendono medicinali per abbassare la glicemia (ipoglicemizzanti) o seguono una terapia insulinica, sono costretti a riferire al proprio medico la loro volontà di utilizzare la cannella e accordarsi con lui sulla quantità più opportuna, proprio per evitare di incorrere in delle situazioni improvvise di calo di zuccheri nel sangue (ipoglicemia). Tra gli effetti collaterali più comuni vengono annoverati: la tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), i disordini intestinali e la tachipnea (aumento della frequenza respiratoria).