Varie ricerche compiute da università anche internazionali negli ultimi anni, hanno dimostrato che l’assunzione regolare di bevande con un’alta percentuale di zucchero, aumenta del ben 26% il rischio di diabete di tipo 2 (mi riferisco ad una o più lattine). Non dimentichiamo inoltre che il consumo di zuccheri può avere un effetto negativo sul nostro organismo, contribuendo all’aumento di peso. Per capirci meglio, possiamo fare un piccolo esempio dicendo che anche solo mezzo litro di cola contribuisce a circa l’11% dell’apporto calorico giornaliero di un adulto.
Un problema notevole delle bevande zuccherate da non sottovalutare è che aumentano rapidamente i livelli di zucchero nel sangue e questo può portare di conseguenza ad un aumento della fame e della stanchezza anche nelle persone che non sono affette da patologie come il diabete. Inoltre, un altro problema è che le bibite zuccherate non apportano alcun valore nutrizionale oltre all’energia. Proprio sulla base degli studi di cui abbiamo accennato in precedenza, sono state formulate delle liste dove sono contenute tutte le bevande a basso contenuto di zucchero e che di conseguenza abbassano la glicemia.
Eccone alcune, ma prima di entrare nel dettaglio della questione dobbiamo puntualizzare che le soluzioni a zero o a basso contenuto calorico sono in genere la soluzione migliore. Come prima bevanda non possiamo di certo non citare l’acqua. Quest’ultima è sicuramente l’opzione migliore quando si tratta di idratazione, poiché non va assolutamente ad aumentare i livelli di zucchero nel sangue, i quali se troppo elevati, invece, possono causare disidratazione.
Comunque siamo coscienti che bere tanta acqua al giorno può essere difficile, quindi è possibile crearne una valida alternativa, semplicemente aggiungendo qualche fetta di limone, lime o arancia. La seconda bevanda che voglio attenzionare è il tè. La ricerca ha dimostrato che il tè verde ha un effetto positivo sulla nostra salute in generale, infatti, può aiutare ad abbassare i livelli dannosi di colesterolo LDL e la pressione sanguigna. Per ultimo, abbiamo il caffè. In merito a questo prodotto, uno studio del 2012 ha scoperto che bere caffè potrebbe aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Questa proprietà si realizza a prescindere dal contenuto di caffeina. Ciò vuol dire che potrebbe risultare proficuo anche l’assunzione di una tazza di decaffeinato. Come accade per il tè, è importante che il caffè rimanga senza zucchero. L’aggiunta di altri ingredienti come il latte, la panna o appunto lo zucchero al caffè aumenta il conteggio calorico complessivo e di conseguenza, può influire sui livelli di zucchero nel sangue.