La marmellata contiene glutine? Ecco la verità

Prima di andare a fondo della questione è scoprire se davvero la marmellata è un prodotto del tutto sconsigliato ai celiaci, dobbiamo necessariamente puntualizzare che la marmellata di fragole, non esiste. Sembra una di quelle affermazioni del tutto errate e che a primo impatto potrebbero scatenare una risata, ma invece è davvero così, perché per far sì che un prodotto si possa definire marmellata, occorre che contenga almeno il 20% di agrumi. Dunque, le marmellate sono solo a base di agrumi, tra cui troviamo ad esempio le arance, il pompelmo, il mandarino, il limone, il bergamotto…

Tutte le altre invece si dividono in confetture e composte. Per intenderci meglio, anche se la parola marmellata deriva dal portoghese, dove con il nome “Marmelada”, veniva identificata precisamente una preparazione a base di mele cotogne, una direttiva europea del 1982 chiarisce le nette differenze e identifica in modo chiaro e conciso, i prodotti che possono portare la dicitura: marmellata, confettura o composta. Innanzitutto, per poterle riconoscerle e non essere tratti in inganno, sarà necessaria solamente un po’ d’attenzione ulteriore alla lettura dell’etichetta.

I prodotti che possono prendere il nome di “marmellata” sono realizzati con acqua, zucchero e solo ed esclusivamente polpa o purea di agrumi per almeno il 20% del composto totale, portati a gelificazione. Per quanto riguarda invece i prodotti che possono prendere il nome di “confetture” è previsto l’utilizzo di almeno il 35% di polpa o purea di frutta. Per finire abbiamo le “composte”, le quali sono invece, la tipologia di prodotto più ricca di frutta, sono infatti ad altissima concentrazione di frutta e in etichetta deve essere riportata la quantità esatta per ogni 100g.

Inoltre, non dimentichiamo che per realizzare le cosiddette composte è previsto un minore quantitativo di zucchero e un limitato utilizzo di additivi e conservanti. Molti non sono al corrente del fatto che i nuovi approfondimenti del Ministero della Salute hanno recentemente modificato le indicazioni sul consumo delle marmellate e delle confetture da parte dei celiaci. Infatti grazie a queste modifiche, questi prodotti che in passato erano una “categoria a rischio” e di conseguenza necessitavano della scritta “SENZA GLUTINE” in etichetta, da quel momento possono essere consumate tranquillamente.

Fate attenzione però, poiché l’indicazione, non ha alcuna valenza per i prodotti che portano la denominazione “preparazioni a base di frutta” che non dovendo rispettare il disciplinare specifico delle categorie “marmellate e confetture” precedentemente citate, restano a rischio di contaminazione e devono riportare in etichetta l’apposita dicitura, la quale indica che sono idonee al consumo da parte dei celiaci.