Tutti desideriamo o comunque aspiriamo ad essere in forma, sia per una questione estetica ma anche per una questione di benessere generale. Se i numeri sulla bilancia salgono vertiginosamente, a causa dello stress, di uno stile di vita frenetico o più sedentario, o per via degli attacchi d’ansia che ci portano a rifugiarci nel cibo come sollievo e ricompensa, spesso ci ritroviamo a correre ai ripari, seguendo una dieta.
Ma riuscire a perdere peso senza una corretta informazione riguardo il funzionamento dell’organismo non è sempre facile, anzi. Certe zone con maggior concentrazione di adipe faticano ad assottigliarsi e, non riscontrando i risultati sperati, sono molte le persone tendono quindi a demoralizzarsi. Il principale ostacolo in questo senso si chiama inflammasoma, ovvero una condizione clinica parecchio diffusa dopo i 40 anni che, a causa di un eccesso di zuccheri presenti nel sangue, stimolazioni ormonali, gravidanze, stress o alimentazione scorretta, porta la membrana delle cellule di grasso ad essere “ricoperta” da una sorta di gel di glicoproteine infiammatorie che inibiscono i recettori del dimagrimento.
È qui che entra allora in gioco il metabolismo: esso solitamente riguarda chi ha difficoltà a dimagrire, cioè quelle persone in sovrappeso oppure obese, che anche mangiando meno e praticando del movimento, non riescono a perdere i chili in eccesso. Va comunque sia indagato che tipo di metabolismo è e che cosa lo rallenta in realtà, per poi capire come renderlo più efficiente. Come si può sbloccare quindi il metabolismo?
Con il passare degli anni, il metabolismo di una persona è fortemente rallentato per via di molti fattori, come ad esempio una vita sedentaria, un’alimentazione scorretta, le gravidanze, la menopausa o anche l’invecchiamento. L’insieme di tutti questi elementi provoca una diminuzione della lipolisi, cioè della capacità dell’organismo di utilizzare i grassi di deposito come forma di energia.
Esistono alcuni recettori situati sulla superficie della cellula di grasso che vengono chiamati recettori lipolitici BETA-3, che come delle piccole antenne, hanno il compito di ricevere l’informazione di attivare la lipolisi e di prelevare il grasso. Il motivo che non permette quest’attivazione e la perdita di peso, è la presenza di una cover di citochine (glicoproteine), che ricopre la cellula di grasso, impedendo ai recettori di utilizzare i grassi di deposito. In che cosa consiste, allora, la soluzione?
L’unico modo per poter perdere peso, andando a dimagrire nelle zone giuste, è quello di sciogliere il muco reprimendo l’azione delle citochine, cioè eliminando l’inflammasoma, e quindi fermando la produzione delle citochine, le sostanze che segnalano al tessuto intercellulare di espandersi e formare la cover. E’ doveroso dire che bisogna fare questo nella maniera meno traumatica possibile, in quanto bisogna dare più tempo al corpo di eliminare le tossine mentre si dimagrisce.