A cosa fa bene lo zenzero? Ecco cosa dice la scienza

Zenzero: il suo sapore vivace lo ha reso popolare, negli ultimi anni, anche in Italia, dove viene sempre di più utilizzato nella preparazione di vari cibi di ispirazione esotica tra cui dolci ma anche bevande toniche e salutari e non si tratta solo di una questione di gusti. La scienza riconosce a tutti gli affetti a questa radice infinite proprietà benefiche verso il nostro apparato digerente e contro le infiammazioni e le infezioni. Consumare un po’ di zenzero pare infatti che potrebbe essere una buona idea per diverse ragioni che vedremo di seguito.

Lo zenzero è tecnicamente un rizoma, ovvero la parte sotterranea di una pianta erbacea che ha una funzione di “riserva”; le forme più comuni per cucinare sono quello fresco e quello essiccato, utilizzato soprattutto come spezia anche se è cos comune trovarlo nelle miscele di tè o in forma cristallizzata. Andando adesso al centro dell’articolo e parlando di benefici iniziamo dicendo che esso migliora la digestione calmando addirittura la nausea; ed è spesso commercializzato come rimedio naturale anche per alleviare il mal di stomaco. In effetti, la sua capacità di alleviare tali disturbi gli è stata accreditata da molti studi, secondo cui può essere efficace esattamente quanto alcuni farmaci antinausea avendo però decisamente meno effetti collaterali.

Lo zenzero e i suoi composti sembrerebbero aumentare la reattività digestiva, accelerando lo svuotamento dello stomaco ed è anche un antiinfiammatorio naturale inserito infatti nella lista degli alimenti anti-infiammatori che non solo non promuovono l’infiammazione, ma riescono anche a ridurla, se assunti con una determinata regolarità. Questo effetto positivo si deve al fatto che contiene gingeroli e secondo uno studio condotto qualche anno fa, l’estratto di zenzero, è altamente purificato e standardizzato e potrebbe anche contribuire a ridurre i sintomi di osteoartrite del ginocchio.

Ma non è finita qui perché pare anche che l’estratto di zenzero, riesca ad inibire la crescita di molti diversi tipi di germi risultando perfino efficace contro i batteri orali legati a gengiviti e parodontiti e inoltre, consumato fresco, sembra avere un effetto contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). Lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica accelerano notevolmente il processo di invecchiamento e sono tra i fattori chiave del morbo di Alzheimer e del declino cognitivo legato all’età.

Alcuni studi sugli animali suggeriscono anche che gli antiossidanti e i composti bioattivi presenti nello zenzero riuscirebbero ad inibire le risposte infiammatorie che si verificano nel nostro cervello. Ci sono anche delle prove effettive che lo zenzero ha un effetto positivo sulla funzione cerebrale e in uno studio del 2012 condotto su donne sane di mezza età, è stato dimostrato che dosi giornaliere di zenzero migliorano il tempo di reazione e la memoria di lavoro.