Le patate fanno ingrassare? La risposta lascia senza parole

Sicuramente vi sarà capitato, dopo averle cucinate e mangiate, se le patate sono un alimento in gradi di aumentare il nostro peso corporeo complessivo. Le patate, ad esempio, in particolari tipi di ricette possono essere più grasse rispetto ad altre ma non per questo vanno escluse dalla nostra alimentazione quotidiana. Molto probabilmente non lo sapevate, ma ci sono tanti alimenti che crediamo sani e dietetici che consumiamo giornalmente che in realtà nascondono potrebbero far ingrassare. Ma non vi preoccupate. In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie sull’argomento in questione.

Le patate sono dei tuberi originari del Sud America. Sono molto saporiti e si possono cucinare in tantissimi modi. Le patate sono spesso presenti sulle nostre tavole come contorno. Tuttavia, esse sono considerate doppiamente caloriche, ma per l’amido che contengono, da un punto di vista nutrizionale, forniscono un apporto fondamentale di carboidrati. Molti temono che le patate facciano ingrassare e, di conseguenza, tendono a farne a meno.

Questi ortaggi contengono vitamina C, potassio e magnesio che contrastano il gonfiore e i liquidi in eccesso e stimolano il corretto metabolismo di zuccheri, grassi e proteine. Il potassio e il magnesio presente nelle patate calmano la sensazione di fame e aiutano ad eliminare il senso di l’affaticamento dopo l’attività fisica. Dobbiamo aggiungere anche che le patate, commestibili solamente se cotte, hanno la capacità di saziare. Questo perché, oltre alle fibre, contengono un aminoacido che favorisce la serotonina. Quest’ultimo è in grado di migliorare l’umore e dà un proprio un senso di sazietà. Tuttavia, ricordiamoci di non abbondare con il suo consumo, altrimenti c’è il rischio che possano aumentare il nostro peso corporeo.

Dobbiamo precisare soprattutto che le patate più mature apportano più calorie rispetto a quelle più “giovani”. Ma, nonostante la tipologia di patata, non bisogna esagerare con la quantità e cercare di non mangiarle più di due volte a settimana. La patata dolce sudamericana, chiamata Ipomea batatas, di forma un po’ più lunga rispetto alle classiche che siamo soliti vedere, con buccia e pasta sul colore arancio, fa parte della famiglia delle Convolvulaceae.

Questa particolare tipologia presenta un indice glicemico più basso e contiene fibre, vitamine, minerali e carotenoidi. La patata dolce deve questo nome al suo gusto dolce dovuto all’abbondanza di glucidi. Da un punto di vista prettamente calorico è come la normale patata comune, ma contiene molta vitamina A. Inoltre, il suo alto contenuto di fibre e di micronutrienti la rende sicuramente un alimento interessante e alternativo rispetto a ciò che siamo soliti consumare.