La passata di pomodoro è una preparazione che, grazie alla sua enorme versatilità, si è guadagnato un posto in cima alla lista degli alimenti che gli italiani consumano maggiormente. Questa ci permette di preparare un piatto di pasta in pochissimi minuti senza rinunciare a gusto e qualità infatti, è anche per questo motivo la pasta al sugo è diventata una colonna portante della tradizione culinaria italiana. Certamente la ricetta originale prevede l’utilizzo di pomodori freschi, ma con l’avanzata dell’era moderna, si tende sempre più ad accelerare i tempi di preparazione utilizzando passate già pronte.
Queste passate di pomodoro che normalmente acquistiamo al supermercato hanno ben poco di genuino e salutare, ma non è corretto mettere i tantissimi prodotti del settore tutti sullo stesso piano. Per ovviare questo problema è stata condotta un’intensa attività di ricetta che ci permette di definire quali siano le caratteristiche che non devono assolutamente mancare in una buona passata di pomodoro e di escludere quelle che invece creano forti danni al nostro organismo. È necessario prima specificare che la passata di pomodoro non è altro che pomodoro cotto spremuto.
La legge italiana parla chiaro: è assolutamente vietata l’aggiunta di qualsiasi quantitativo di acqua. Si tratta quindi di un prodotto estremamente semplice, a cui è possibile aggiungere sale, acido citrico per correggere l’acidità e varie spezie per esaltarne il sapore. Ci rendiamo conto che rifiutare un invitante piatto di pasta al sugo è davvero difficile, ma se non abbiamo a disposizione del pomodoro fresco conoscere queste informazioni ci permette di poter gustare comunque un ottimo prodotto.
Durante la nostra quotidiana passeggiata al supermercato la cosa che dobbiamo osservare con attenzione è l’etichetta dei prodotti. Nel caso della passata di pomodoro, è obbligatorio per legge che venga indicata la provenienza delle materie prime. Il nostro paese è uno tra i più grandi produttori di pomodoro a livello mondiale e questo garantisce un grande vantaggio alle aziende produttrici di passata di pomodoro, in quanto non devono acquistare le materie prime da altri paesi evitando così, una spesa non indifferente che poi andrebbe a ricadere anche sulle tasche dei consumatori.
Un’altra informazione importante da saper riconoscere è la data di confezionamento del prodotto. Scoprirlo è molto semplice, basta cercare sull’etichetta il numero di lotto della passata di pomodoro. Questo viene solitamente indicato utilizzando delle lettere. Per evidenziare che il prodotto in questione è stato confezionato durante l’anno 2019 si inserisce nel codice del lotto la lettera J, per il 2020 la lettera E, per il 2021 la lettera U.