L’ipercolesterolemia è un particolare tipo di condizione che negli ultimi dieci anni circa è risultata particolarmente in aumento in entrambi i sessi. Essa si ha quando il colesterolo totale presente nel nostro sangue è troppo alto. Sicuramente, il ruolo più importante nel controllo dei livelli di colesterolo spetta proprio alla dieta. In particolare, tra di essi dobbiamo sicuramente menzionate diversi cibi di origine vegetali e pochi grassi.
Questi prodotti alimentari sono la migliore prevenzione. Tuttavia, non dobbiamo nemmeno dimenticare l’importanza che ha un corretto stile di vita e anche una regolare attività fisica. Analizziamo il colesterolo: esso è un particolare tipo di grasso prodotto in gran parte dal nostro organismo e in minima parte introdotto con la dieta. Esso è fondamentale per assolvere diverse funzioni nell’organismo.
Ad esempio, il colesterolo è coinvolto nel processo di digestione, grazie alla formazione della bile; partecipa alla produzione della vitamina D, utile per la salute delle ossa; favorisce la costruzione della parete delle cellule, in particolar modo del sistema nervoso; inoltre, è il precursore di ormoni come il testosterone e gli estrogeni. Dobbiamo anche aggiungere il fatto che il colesterolo viene trasportato nel sangue grazie a delle specifiche lipoproteine che si differiscono in base alla dimensione e alla densità.
Dunque, possiamo menzionare anche il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL). Questo tipo viene chiamato “cattivo” poiché si può depositare nelle pareti delle arterie. Per cercare di mantenere sotto controllo il colesterolo, gli esperti grazie ai numerosi studi fatti a proposito di tale questione, suggeriscono di limitare il consumo di grassi animali, come ad esempio il burro, il lardo e la panna. Ma menzionano anche diversi oli vegetali saturi, come l’olio di palma e la colza. Inoltre, ricordiamo anche le frattaglie (dunque fegato, cervello, reni), insaccati con un elevato contenuto di grassi saturi.
In particolare, gli studiosi dicono che gli insaccati e le carni conservate in generale andrebbero consumate il meno possibile non per cercare di prevenire malattie cardiovascolari, ma anche per la prevenzione dei tumori. Le linee guida ci suggeriscono, dunque, di non superare i cinquanta grammi circa alla settimana; il latte intero o condensato, lo yogurt intero, varie tipologie di formaggi ad elevato tenore in grassi saturi; bevande alcoliche (soprattutto nei casi di ipercolesterolemia associata a ipertrigliceridemia) e anche zuccheri semplici come ad esempio il glucosio, il saccarosio e il fruttosio industriale.